Ve lo ricordate il coniglione rosa che, issato su un carrello lavavetri, gridava il suo amore alla fidanzata impegnata in una riunione di lavoro? Eccome che ve lo ricordate! Beh, quel coniglio è Paolo Camilli. Io Paolo lo conosco da anni, ma ammetto di non averlo riconosciuto immediatamente in quel ruolo, anche se le mie numerose intolleranze alimentari mi portano a prestare sempre grande attenzione alle pubblicità che parlano di noi minorati del gusto, altrimenti detti diversamente rompiscatole: “Mi scusi, ma non mi metta né pane né crostini, sa, sono celiaco… E neppure zucchero, sa, sono diabetico.. Come dice? Sì, lo so… Tutt’e due è una bella sfortuna eh.. Scusi, ma si faccia i c***i suoi no!?”… Vabbè, questo non c’entra nulla, ma era solo per inquadrare la situazione!
Dicevamo, Paolo Camilli. Paolo è un ragazzo di origini marchigiane che da qualche anno si è spostato a Roma. Per fare l’attore o forse proprio in virtù del fatto che Paolo è attore. Ha interpretato la famosa pubblicità di cui accennavo prima e lo potrete trovare facilmente sul web sia nei panni di Barbara Palombelli, sia nella serie web “Il signor Nessuno”.
Malacopia: Allora Paolo dicci: fai l’attore o sei un attore?
Paolo Camilli: Faccio l’attore essendo attore. L’attore è un mestiere e quando uno ama il suo mestiere diventa anche il suo mestiere. Diciamo che c’è una sorta di osmosi.
M.: Abbiamo ovviamente parlato della pubblicità che hai fatto qualche mese fa.. Ora raccontaci il Coniglio Rosa che è in te.
P.C.: La prima immagine che trasmette il coniglione rosa è una sdolcinatezza, “zuccherosità” e tenerezza eccessiva. In me trovo più la sua capacità di stupire, il suo desiderio di non essere convenzionale, cioè di non aver paura di poter sembrare ridicolo se davvero si crede in una cosa.
M.: Quando hai capito che volevi fare l’attore?
P.C.: Ecco, lo so… Sarò scontatissimo… Ebbene sì, anche io faccio parte di quella vasta categoria di attori che già da piccoli amavano fare recite e fare le imitazioni. Ero un biondino timido e cicciottello che godeva recitare davanti ad un pubblico. Quello di fare il “simpaticone” era il mio modo per vincere la timidezza, ma non lo facevo forzatamente, ero semplicemente così. Da piccolo però non pensavo alla professione dell’attore, cioè mai avrei creduto a quella età che una cosa che sentivo così naturale, piacevole e bella potesse essere e diventare un lavoro… Mi spiego?!… Cioè come se ad una persona che ama dormire ad un tratto il suo lavoro diventasse testare i materassi. Quindi la vera consapevolezza è arrivata poco dopo il diploma, quando iniziavo realmente a pensare al futuro.
M.: Tu non stai mai con le mani in mano, ed adesso è partito un progetto dal nome “Il signor Nessuno”… Ti andrebbe di parlarcene?
P.C.: “Il Signor Nessuno” è una serie per il web, scritta e diretta da Francesco Felli, che nasce da un omonimo cortometraggio, realizzato per il format RAI “Tutto in 48 ore”. Questo corto ha avuto un tale successo che il regista ha pensato di farne una serie. Sostengo che l’idea abbia molte potenzialità perché ben scritta, ben diretta, divertente ma che fa anche riflettere. Per questo mi sto dedicando anche io alla promozione di questo progetto indipendente, in cui credo, e che ha bisogno di trovare un po’ di voce fra le ormai mille serie web online. Il Signor Nessuno, cliente del quale neppure i proprietari della pensione “da Spartaco” si ricordano più, è a metà strada tra un inetto ed un saggio, un personaggio che vive seduto sul water, perché ha letto che “la fortuna bussa una sola volta alla tua porta, e proprio quando stai seduto sulla tazza del cesso”. Nella serie interpreto un omosessuale, figlio acquisito del proprietario della pensione, che cela la sua acutezza e la sua complessità sotto l’apparenza della macchietta. Con me Anna Rita Del Piano, Stefano Vigilante, Claudia Campagnola, Dario Tacconelli, Francesco Primavera e Pascal Zullino. La formula del mokumentary crea un vivace gioco di confessioni e commenti alla storia. È una serie che diverte, intriga e svela segreti puntata dopo puntata… Insomma da non perdere!
M.: Ad un certo punto il tuo personaggio pronuncia una battuta molto pesante, ma estremamente divertente “Un uomo che ingoia non è detto che mandi giù tutto”… Cos’è che Paolo Camilli non riesce proprio a mandare giù?
P.C.: Se parliamo della categoria “gastronomia”, nulla. Scherzi a parte, quello che non riesco proprio a mandare giù e che mi suscita anche la domanda “perché?!” sono tutte quelle persone che tendono a creare problemi inesistenti, non tentando nemmeno di creare un clima di armonia e rispetto. Praticamente persone e situazioni che ti portano a dire: “…anche meno!”
M.: Cosa ti auguri per i prossimi 12 mesi?
P.C.: Evoluzione, di sciogliere qualche nodo in più e di raggiungere qualche altro “click” bello e significativo.
Grazie mille Paolo… Ora, tanto per non darti ansia, ti assicuriamo che avrai su di te sia gli occhi di noi di malacopia sia quelli dei nostri numerosi lettori… In bocca al lupo, coniglietto!
Alessandro Brusa per malacopia
Paolo Camilli ha anche un canale youtube: qui!
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