Niente a questo mondo è uguale a qualcos’altro, neanche i fiocchi di neve (Paola Concia)
Per introdurre il libro Raccontami l’amore, di Paola Concia e Claudio Volpe, abbiamo scelto una frase di Paola, scritta da lei stessa e che ritroviamo in uno dei suoi passi: ci sembra racchiudere, con grande poesia, la profonda bellezza della vita e dell’amore.
Claudio invita Paola a scrivere un racconto a quattro mani, in forma epistolare, su un tema vasto come l’eterno: l’amore. Ed ecco che, pagina dopo pagina, prende forma un dialogo intenso e profondo, in cui i due protagonisti, attraverso la loro esperienza di vita vissuta, si scambiano domande e risposte, dubbi e (in)certezze, emozioni, speranze.
Claudio ha dalla sua l’ardore della gioventù, fatto di rabbia e di sguardi lunghi verso un futuro ampio e sconfinato. Formula domande schiette e incalzanti. È un fiume in piena, ma allo stesso tempo ha sete di risposte.
“Me lo chiede perché sono vecchia, me lo chiede perché lesbica, me lo chiede perché ho tanto da raccontare (quindi sono vecchia) o me lo chiede perché ha letto nei miei occhi che ho molto amato?”
Paola sceglie l’ultima ipotesi per accettare l’invito di Claudio a intavolare questo dialogo che, poco a poco, si fa più profondo e scava sempre più giù. Ci piace questa premessa di Paola, che approccia rispettosamente un argomento la cui vastità si coglie fin dal titolo. Percepiamo subito la sua saggezza, frutto di una vita vissuta con ardore, e intravediamo le sue –tante- battaglie combattute in prima linea. Una vita tra rose e spine, la vita di una donna con uno sguardo ampio e sconfinato verso un universo fatto di mille possibili dimensioni.
Si completano, Paola e Claudio, parlando dell’amore in tutte le sue sfaccettature. E, facendo questo, aprono il vaso di Pandora, un po’ alla volta, finché il contenuto del vaso, inevitabilmente, dilaga. Sì, perché assieme all’amore c’è il rovescio della sua medaglia ed è questo il vero centro della discussione. Omofobia, violenza sulle donne. Difficile non scivolare nei luoghi comuni, quando si parla di amore a 360 gradi e di non amore alla stessa ampiezza. È un campo minato, quello che stanno percorrendo. Ma loro lo sanno e procedono con attenta determinazione. I luoghi comuni fan parte di noi, in fondo: ne siamo avvolti, permeati, assuefatti. Paola e Claudio tentano di scardinare questi amari cliché, in un’altalena di botte e risposte. Non è un lavoro facile, ne sono consapevoli, ed è proprio questa loro limpida presa di coscienza che ci conquista. Paola e Claudio parlano tra loro in Raccontami l’amore, questo è vero, ma riescono ad essere, comunque, estremamente coinvolgenti. E’ un racconto perfetto per chi è già di larghe vedute, ma anche per chi è disposto ad aprirsi ad un modo diverso di guardare il mondo. Perché un mondo migliore è possibile.
Scusate per il nostro finale con dolce cliché, ma ci piace pensarla così.
Silvia Franceschelli per malacopia
Scrivi un commento