Road Movie con Angelo Di Genio al Teatro dell’Elfo di Milano dal 18 al 27 novembre 2014.

Angelo in scena2“Voglio una cura e voglio i miei amici di nuovo a casa”. Una cura. Per l’Aids. Gli amici. Quelli morti di Aids. È il grido disperato di Joel, giovane gay degli anni Novanta, che parte in auto per attraversare gli Stati Uniti da costa a costa per raggiungere il suo amore, Scott.

Si sono incontrati per caso, si sono amati, ed ora Joel vuole ritrovarlo per costruire una vita con lui. Per questo macina chilometri e chilometri “on the road” partendo da New York per arrivare in California.  In questo viaggio incontra persone, ascolta le loro storie, tutte legate alla perdita di una persona cara (quasi sempre un figlio o una figlia, portato via dal virus del HIV).

Angelo in scena1Il dramma di una malattia che all’epoca era ancora misteriosa, inaspettata, invincibile; il dramma di chi sopravvive ai propri figli, alle persone che ama. Ma anche l’indifferenza dell’opinione pubblica davanti a questo sterminio, la forza dell’amore che supera il dolore, la malattia, la morte, per trasformarsi in solidarietà e lotta.

Tutto questo è “Road Movie”, una straordinaria performance teatrale prodotta da “Beat72/Quartieri dell’arte”, andata in scena in questi giorni al teatro Elfo Puccini di Milano.

Il testo, intenso, commovente, drammatico è di Godfrey Hamilton, drammaturgo che ha scritto più di venti testi per la compagnia angloamericana Starvin Artists e che ha vinto il Fringe First Awards al Festival di Edimburgo.

Angelo in scena4In scena due artisti: l’attore Angelo Di Genio ed il musicista Piero Salvatori. Di Genio, da solo, interpreta tutti i personaggi ed  è magistrale, sublime, capace di tenere un ritmo dirompente per un’ora e mezza di spettacolo e di incantare il pubblico rendendolo partecipe del dramma fino a commuoversi con lui, ridere con lui, accarezzare il dolore con lui.

Una scenografia praticamente nulla, una sedia e una valigia contenente qualche dettaglio giusto per caratterizzare i personaggi, due scarpe spaiate ai piedi una di Joel, una di Scott. Non c’è bisogno di contorno. C’è una parola così drammatica, forte e ben interpretata che basta per inondare il pubblico di emozioni.

La regia, perfetta, è di Sandro Mabellini, che ha saputo valorizzare le grandi qualità attoriali di Di Genio già apprezzate, fra l’altro, in “The History boys” e “Morte di un commesso viaggiatore”.

Angelo in scena5Un plauso va a Piero Salvatori che, in scena con Di Genio, si alterna al violoncello ed al piano dialogando in musica con l’attore e regalando alcuni momenti particolarmente intensi come due inedite versioni rispettivamente di “Us and Them” dei Pink Floyd e “Y.M.C.A.” dei Village People.

Road Movie è diventata l’occasione anche per riparlare di Aids, malattia di cui, forse, si muore meno, ma di cui ci si continua ad ammalare e su cui non si deve mai abbassare la guardia. Questo hanno raccomandato al pubblico in sala, al termine della rappresentazione, alcuni rappresentanti della LILA, che hanno dato la possibilità, per chi volesse, di usufruire di un test salivare diagnostico per l’HIV.

Federico Benna per malacopia

Piero Salvatori e Angelo di GenioRoad Movie di Godfrey Hamilton
traduzione Gian Maria Cervo
regia Sandro Mabellini
violoncello Piero Salvatori
con Angelo Di Genio
produzione Beat 72 / Quartieri dell’arte
foto di Laila Pozzo