[LA REGINA TELEVOTA – TERZA SERATA]

Malacopia_Ilboudoirdellaregina_imVoto 0 al coso che ha cantato all’inizio. Quello che tenoreggiava truccato come il Marylin Manson dei poveri. Un coso, appunto.

Voto 1 al brio incredibile di Raf, in giacca stampata di Rose Rosse, che canta Rose Rosse. La fantasia al potere. (Un po’ come quell’idea originalissima di vestire di rosso una spagnola per tre sere consecutive. Ecco) 

Voto 2- all’ei fu cantante degli Spandau Ballet che sul palco dell’Ariston sembrava il figlio di Sally Spectra.

Voto 2 alla Giacca di Conti che da collezione “Matrimionio Pugliese” si è spostata nel campionario “Padrino di Battesimo a Tirana”.

Voto 3 a Vittoria Puccini. Talmente insignificante che non merita nemmeno una spiegazione. 

Voto 4 alla maglietta tribale di Marco Masini. Ti stimavamo per il basso profilo, per un conforto anonimo e ti ritroviamo con questa stampa alla Fedez. No, no, no.

Voto 5 ai direttori d’orchestra. Pure loro si sono dati ai look alternativi. (E comunque, Vince Tempera, dove sei?)

Voto 6 a Malika. Lei ha risolto per sempre l’annosa questione femminile del “Cosa mi metto stasera?”: lei si mette la stessa cosa tutte le sere, ma di colore sempre diverso. 

Voto 7 a Nina Zilli. In un Festival poveri di colpi di scena e di classe lei ha pensato bene di mettersi un mantello per salire sul Palco. 

Voto 8 al polpaccio di Emma. Tonico, grosso, gagliardo. Certo, forse un po’ cianotico, strozzato com’era alla caviglia dalle scarpe che portava. Bisognerebbe spiegarle che quando sei Roberto Carlos certe scarpe non te le puoi proprio permettere.

Voto 9 a Platinette e alla Di Michele che cantano Alghero. E diamo 9 pure alla compagnia dello straniero, tiè. 

Voto 10 al microfono della Cristoforetti, l’unica cosa che resta dritta da sola, anche senza sforzi. 

La regina

Martina Del Castello per malacopia