Mostra internazionale d’arte cinematografica La Biennale di Venezia 2013 (28.08 /07.09.2013)
Quest’edizione del festival è stata criticata perché dei film in concorso almeno metà erano in lingua inglese, con buona pace della precedente amministrazione Muller che ci regalava tonnellate di film asiatici. Certo, un tantino occidentalista come scelta, ma il vero dramma è QUALI film in inglese.
Sia in concorso che nelle altre sezioni, si sono viste varie categorie.
C’è la cagata Hollywood, cioè corredata di attore hollywoodiano, tipo Nicolas Cage (Joe).
Poi c’è l’opera prima dell’ americano “tuttologo” James Franco – un po’ attore, un po’ scrittore, un po’ modello, un po’ intellettuale (secondo la definizione del termine che ne potrebbe dare un Vanity Fair, per capirci) un po’ l’ubiquo-padre-pio per fare tutto quello che fa lui – che sceglie un soggetto “estremo e scomodo”, pedofilia e necrofilia (Child of God).
Il terzo tipo è importante. Si tratta di un’operazione barzotta, che unisce l’intellettuale al commerciale. Per l’obbiettivo intellettuale, prendere un regista/sceneggiatore “mitico” (Paul Schrader) ormai alla frutta secca + scrittore “estremo e scomodo”, Bret Easton Ellis. Per il profilo commerciale, pregasi aggiungere ultima diva hollywoodiana – cioè fuori di testa – Lindsay Lohan, un porno attore dal nome bizzarro e accattivante, James Deen, e una trama ambientata nel mondo del porno online (che estremità e scomodità, soprattutto in certe posizioni). Avrai The Canyons.
Infine, l’ultimo film che merita una menzione è quello che mi sta più a cuore, perché mi fa sentire, in quanto italiana, meno sola al mondo. Mi riferisco al nepotismo, piaga tipicamente italiota fino ad oggi. Poi abbiamo visto l’ultima dei clan dei Coppola, tal Gia Coppola, partorire la sua opera prima, Palo Alto, in cui il già menzionato ubiquo James Franco figura come attore.
Beh, che dire? Grazie, Francis Ford, per aver esportato il male delle raccomandazioni anche in terra americana! Evidentemente le domande del foglio verde in ingresso negli USA, “Sei un terrorista?” o “Hai partecipato al genocidio del ’45?”, devono essere aggiornate e prevedere: “La vita è una ruota?”. Gia Coppola è solo la terza in ordine di apparizione; prima è venuto il succitato Nicolas Cage (vero nome Nicholas Kimm Coppola, nipote di Francis Ford Coppola, ndr.) e poi la sopravvalutatissima Sofia.
In altre parole, per averci regalato un capolavoro come Il Padrino, caro Francis Ford, hai il diritto di abusare di noi con le opere della tua progenie, e, se sì, per quante generazioni? Sette, come la Bibbia?! …L’è longa.
Nicole Pilotto
…for malacopia
E se proprio volete vedere almeno il trailer di Palo Alto, cliccate qui sotto!
… continua …
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