BOLOGNA ART FIRST 2012 …
La Resa: senza colpo ferire anche noi ci arrendiamo. Ci arrendiamo all’indolenza di chi ha curato questa installazione, ci arrendiamo alle avverse condizioni meteo, senza le quali (forse) quelle orride fasce bianco/rosse non sarebbero state necessarie, ci arrendiamo all’impavida scelta di lanciare l’opera un po’ così, olè, senza troppi fronzoli. Ci arrendiamo a chi ha scelto la location, che è di una bellezza sconvolgente – sia chiaro- ma La Resa, a parer nostro, avrebbe bisogno di respirare aria fresca.
Una bianca bandiera: ce l’eravamo immaginata sventolante e fiera e invece ce la siamo ritrovata tristemente abbandonata, ferma, perché non c’è alcun soffio di vento a darle un po’ di vita, qui, tra i quattro materni portici del bel Cortile dell’Archiginnasio. Bianca bandiera, bandiera bianca, senza colore, senza nazione, senza Re, o Religione. Bianca bandiera, simbolo eterno di pace, di appello alla pace. Candida e senza macchia. Speranza, issata per noi e per tutti, fatta di bianco, di luce e di eternità.
Che dire, noi ci arrendiamo. Con commozione, però. Sarebbe un’opera d’impatto, generata dalla mano esperta di un sublime artista capace di sublimare l’arte in poesia.
Sul ponte sventola bandiera bianca. Ci manca il ponte, ecco il problema, perché qui la bandiera bianca sventola decisamente poco.
malacopia
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