Oggi sbarca a Bologna Suppershare e siamo lietissimi che la nostra sia la prima città italiana ad ospitare l’evento.
Aprì le danze San Francisco ed ora eccoci qua, nel regno della buona cucina per antonomasia, nella città che ha fatto dell’arte culinaria il suo più prestigioso biglietto da visita.
What’s Suppershare????
Beh, che si tratta di cucina l’abbiamo leggermente spoilerato poche sillabe fa.
Come funziona ve lo raccontiamo adesso, col diabolico intento di farvi venire l’acquolina in bocca.
Innanzitutto va detto che i volenterosi primi attori dell’evento sono gli «host», ovvero coloro che metteranno disposizione le loro abitazioni e che prepareranno dei menù accattivanti da proporre agli «ospiti» della serata. Ospiti che, catturati dalle offerte disponibili sulla mappa Sharable Town, potranno vivere un’esperienza decisamente diversa dalla solita “cena fuori”.
Segnaliamo che tra gli hosts pionieri dell’esperienza bolognese non mancano locali noti come L’Osteria del Cappello e Well Done Burger.
Si parte dalla cena, dunque, stasera a BO. Ma il progetto è a 365 gradi e non mancheranno colazioni, pranzi e, ovviamente, nuove cene. Seguite tutti gli eventi sul sito, che raccoglie, tra l’altro, anche cosa bolle nelle pentole di San Francisco. E se vi sentite un po’ host ma non l’avete mai detto a nessuno, magari, la prossima volta, veniamo noi da voi. Eh? Che ne dite?
Che siate italiani o turisti stranieri, non fa differenza. Suppershare è davvero un’iniziativa mondiale, importata dagli States da due intraprendenti ragazzi italiani.
Beh, lasciateci dire che, qui, l’importante davvero non è vincere… ma partecipare! ….e che la vostra passione per la buona cucina, unita ad un pizzico di curiosità, vi guiderà certamente verso l’host più adatto a voi. Potrete farvi tentare da svariate offerte: avete a disposizione un elenco di inviti bello farcito dal quale scegliere.
Twitteriani? non temete: l’hastag #suppershare vi guiderà verso nuove, succulente, avventure.
Per i restanti c’è sempre FB. Claro che sì.
…a malacopia non resta che augurarvi… buon appetito!
Davvero si tratta di un ottimo articolo. Grazie per averlo condiviso 🙂