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Dal nostro corrispondente a Roma

Giovedì sera sono tornato a casa tardi. Avevo così tante cose da fare e talmente poco tempo che il mio gene del multitasking si è rimboccato le maniche e mi ha supportato mentre preparavo gli spaghetti alla puttanesca, svuotavo la lavastoviglie e mettevo a posto la spesa.

Mi sono allungato sulla lavastoviglie aperta per prendere il barattolo del sale ma mi devo essere fidato troppo delle mie abilità di acrobata perché col barattolo ho urtato la mia teiera (quella bianca con il coperchio a forma di corona di ceramica dorata) che a sua volta ha urtato quella di Fede (una Bodum di vetro) ed entrambe sono cadute su una padella piena di zucchine saltate… Un disastro di cinque secondi seguito da un’ora di riassesto. Alla fine ero stanco e dispiaciuto per aver rotto due oggetti che non potevo ricomprare.

Il mattino dopo ho chiamato mamma mentre andavo a scuola e le ho raccontato la mia serata sfortunata. “Mamma lo sai, mi dispiace così tanto quando rompo qualcosa a cui sono affezionato…”

“Marc- ha risposto lei- non devi esser triste per le cose che si rompono. Pensa che adesso hai l’occasione di sostituirle con qualcosa che ti piacerà ancora di più di quelle prima. Ho imparato questa lezione da mia nonna FelicityQuando ero piccola lei mi portava sempre con sé quando vedeva la sua migliore amica, Lady Lavinia. Questa signora si complimentava sempre con me con grandi parole per i vestiti che indossavo ed io – che ero già una fashion victim senza speranza- volevo apparire ogni volta splendida per ricevere complimenti e caramelle da lei. Dunque, un giorno ero pronta per Lady Lavinia che era stata invitata a casa per pranzo. Indossavo un vestito di tulle rosa chiaro ed aspettavo che nonna fosse pronta quando pensai di uscire in giardino e giocare con il mio cucciolo, Stella. Ma Stella doveva aver girovagato nel giardino bagnato poiché le sue zampe lasciarono macchie scure sul mio bel vestitino. Scoppiai a piangere disperata e nonna arrivò di corsa spaventata. Mentre ero la la bambina più triste e sconsolata di Londra, arrivò Lady Lavinia. Nonna Felicity le spiegò che Stella era stata monella e che lei era molto dispiaciuta ma tutte tre avremmo dovuto posticipare il pranzo ed uscire per una visita  al dottore dei vestiti.  

<Il dottore dei vestiti?! Che cos’è un dottore dei vestiti?> avevo smesso di piangere in un batter d’occhi ed ero tutta incuriosita da lui.

< È un dottore magico che si prende cura delle Lady e dei loro vestiti quando sono tristi. Quando qualcosa ti si strappa o si macchia non devi piangere bambina mia, pensa che potrai avere qualcosa di meglio in cambio.> E così le due signore mi portarono in un negozio per bambini a Mayfair, in Old Bond Street, dove un uomo lusinghiero, Mr Taylor, mi chiese delle mie sventure e mi diede uno splendido vestito celeste ricamato a stelle.

Ero così felice e mi sentivo così bella. <Bene- disse la nonna -una Lady dovrebbe sempre onorare un vestito nuovo con un pranzo in un posto elengate.> ed il magnifico duo mi portò da Richoux (un ristorante che ancora oggi rimane un baluardo dell’età vittoriana, arredo, menù, camerieri e…clienti ingessati! n.d.r.).

Quindi Marc, quando esci da scuola va’ a pranzo in un posto che ti piace e poi compra per voi la più bella teiera che trovi. E per piacere, questa volta non scrivere tutto nella tua rubrica su Malacopia, please!”

“Va bene mamma, questa volta non lo farò“.

Quando sono uscito da scuola ho pranzato da LA.VI. e poi ho comprato una bellissima teiera Hybrid che avevo visto  la settimana prima da Liberty (il mio parco giochi preferito, un negozio very brit… Il più bello del mondo).

Sono arrivato a casa giusto in tempo per prendere il tea nella teiera nuova e per scrivere tutto quanto. Ovviamente, ancora una volta, ho mentito a mia madre.

From our correspondent in Rome

Thursday evening I arrived home late. I had so much things to do and so few time that my multitasking gene  rolled up its sleeves and did its best to support me while I was cooking bucatini alla puttanesca, empting the dishwasher and putting the houseshopping in place.

I stretched over the dishwasher door to grab the salt jar but I must have been too confident in my acrobatic skills as the jar hit my teapot (the one with a golden crown-tap) that hit in turn Fede’s (a Bodum glass one) and both fell down crashing on a frypan full of stirred fried zucchini… A  5 seconds disaster followed by one hour sprucing up. At the end I was tired for having broken two things that I could not buy again.

The morning after I called mum on the way to school and told her about my misfortuned evening. ” Mum you know, I am so sorry when I break something I am fond of…”

“Marc – she replied- you don’t have to be sad about broken things. Think that now you have the chance to replace it with something better that will please you more than the one before. I learnt this lesson my my grandmother Felicity. When I was a baby she used to take me with her when she met her best friend, Lady Lavinia. This lady used to compliment with fulsome words my clothes and my hairstyle and I – I was already an hopeless fashion victim wanted to be everytime at my best to receive compliments and sweets. Well, one day I was ready for Lady Lavinia who had been invited home for lunch. I was wearing a light pink toulle dress and I was waiting for my grandmother to be ready when I decided to go in the garden and play with my puppy, Stella. But Stella should have been wondering in the wet garden as her paws left dark spots on my dress. I broke up crying in despair and my grandmother rushed frightened. While I was the saddest baby in the London, Lady Lavinia arrived. Grandmother Felicity explained her that Stella had been nasty and that she was sorry but the three of us should delay our lunch to go out for a visit to the dresses doctor.

<The dresses doctor? What is a dresses doctor?!> I had stopped crying in a blink and I was curious to know about him.

<He is a magic doctor who take care of ladies and their clothes when they feel sad. When you tear up or stain something you don’t have to cry my little baby, think that you can have something better in replacement.>

So the two Ladies took me to a baby  shop in Myfair, in Old Bond Street, where a charming  man, Mr Taylor, asked me about my misfortune and gave me a wonderful light blue dress embroidered with stars. I was so happy and I felt so beautiful.

<Well- my grandmother said -a Lady should always honor a new dress with a lunch in an elegant place.> And the magnific duo took me to Richoux.

Now Marc, when you go out from school, have lunch in a place you like and then buy yourselves the most beautiful teapot you find. And this time don’t write it in your column on Malacopia, please!”

“Allright mum, this time I won’t do it“.

When I went out of school I had lunch in La.Vi. and then I bought a wonderful Hybrid teapot that I had seen in  Liberty’s the week before.

I arrived home just in time to take a tea with the new teapot and write it all down. Of course I was telling her a lie.

Marcantonio Posa per malacopia