Atena c’è.
Atena in ufficio non arriva, c’è. A qualsiasi ora del giorno e della notte, se si passa per l’ufficio il suo è costantemente illuminato e occupato. Da lei, che lavora. Atena non conosce pause né vacanze, e nemmeno stanchezza. Non si conteggiano quante ore alla settimana lavori, perché, molto semplicemente, lavora sempre, e quando per caso l’ufficio è chiuso lei lo fa da casa, on line, e comunica con il cellulare, con la posta pneumatica, con il piccione viaggiatore. Una volta è riuscita a far pervenire una relazione di 180 pagine perfettamente stesa ed impaginata il 24 dicembre alle 8 di sera, e mentre si trovava in vacanza in mezzo alla giungla del Borneo. Fu recapitata all’Amministratore Delegato da un aborigeno. Ovviamente c’era anche la traduzione in perfetto inglese.
Non c’è modo di coglierla impreparata. Se all’una di notte viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un emendamento minuscolo alla direttiva europea 23milaequalcosa, a mezzanotte e trenta secondi lei ha già letto l’emendamento, valutato le ricadute ed indice una riunione per illustrarle. Va da sé che ha anche trovato una soluzione per aggirarlo o volgerlo a vantaggio della ditta.
Incredibilmente, date le premesse, Atena ha anche una vita privata. Non solo è bella, sempre perfettamente truccata, pettinata e vestita, indice che trova il tempo (ma nessuno ha capito quando) per andare dal parrucchiere, estetista e fare shopping, ma pratica almeno quattro sport di cui due estremi, ha un marito, quattro figli, due cani, una casa in campagna, al mare, in montagna ed in città, e riesce anche a seguire i corsi per sommelier e preparare ai bambini torte biologiche perché va da sé che le merendine confezionate per carità mai. La sua vita è così perfettamente organizzata che riesce ormai a portare i cani a fare la pipì su internet e ha insegnato ai figli ad ammalarsi solo ed esclusivamente nelle pause morte fra un riunione e l’altra. Il marito è un ectoplasma cui si fa alle volte vagamente accenno nei discorsi, ma non si è mai capito che ruolo abbia nella gestione famigliare, o nell’universo.
Qualsiasi evento accada, Atena riesce sempre e comunque ad arrivare al lavoro in orario: ha superato tormente di neve, alluvioni, tornadi, scioperi ad oltranza di qualsiasi mezzo pubblico e privato. Sì, una volta è giunta con ben quattro minuti di ritardo. Si è giustificata dicendo che era morta durante la notte. Poi è entrata nell’ufficio e, benché defunta, ha continuato a lavorare.
Mariangela Galatea Vaglio per malacopia
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