Quest’ultimo sabato di ottobre mi sono recata, con tanto di figlioletta al seguito, al Cake Fest Italia che si è tenuto a San Leucio (Caserta), all’interno del Complesso Monumentale del Belvedere.
L’evento si è svolto in tre giorni densi di appuntamenti tra corsi e workshops, interviste ai nomi più famosi del Cake Design italiano tra cui Teresa Insero, Letizia Grella, Laura Saporiti, solo per citarne alcuni. Stands traboccanti di creazioni dolci e spettacolari, un laboratorio per i bambini dove i piccoli pasticceri, compresa mia figlia di cinque anni, si sono divertiti a decorare biscotti con pennelli, marmellata, pasta di zucchero e pennarelli alimentari: ancora meglio del Didò, visto che poi le creazioni realizzate con fantasia e allegria si possono anche mangiare!
Durante questi trenta minuti in cui i bambini erano impegnati, ho potuto ammirare le torte in esposizione che partecipavano ai Contest della manifestazione, ispirate all’amore nelle opere d’arte e alla Belle Epoque: monumentali torte a piani raffiguranti capolavori dell’arte della pittura o della scultura, torte dalle cui pagine di zucchero si assaporavano i versi di Dante…..
Una gioia per gli occhi e per l’olfatto, come la statua di cioccolato a grandezza naturale o le ali d’angelo decorate con rose e piume di zucchero…
Come per tutte le grandi creazioni che ci toccano l’anima nel momento in cui le ammiriamo, non sempre cogliamo la fatica, l’impegno e il sacrificio che comportano, lo studio e l’abnegazione che ci sono voluti per raggiungere i più alti livelli di maestria.
E la magia sta esattamente in questo!
È vero che, in fin dei conti, si tratta solo di farina, uova, burro, zucchero a velo…. Ma le mani sapienti e la capacità di accostare forme, colori e idee li trasformano in qualcosa di più elevato che appaga tutti e cinque i sensi.
Dulcis in fundo (è proprio il caso di dirlo!), all’uscita dalla mostra mi sono imbattuta in una cara amica che neanche a farlo apposta lavora all’Ufficio Tecnico Culturale del Belvedere e che mi ha guidata attraverso un altro viaggio, non solo dei sensi, ma nella Storia del Palazzo Belvedere di San Leucio. Da non perdere!
Ida Matarese
… for malacopia
Ammetto che non adoro il cake design di questo tipo. Per questioni contemporaneamente culinarie ed estetiche. Una torta non “ha” una forma, una torta “è” una forma. Uno strudel ha una forma sua propria, dovuta a ragioni tecniche (e, in questo senso, è una forma, cioè la sua natura di strudel è imprescindibile dalla sua materia tecnica). Limitare il cake design al “facciamo una torta a forma di” o “con l’immagine di” significa ignorare la forma vera e propria dei dolci, delle creazioni di pasticceria, e limitarsi a prendere “alcuni” dolci (ovvero torte a strati con creme) e dar loro una forma un po’ diversa.
In sostanza, secondo me, fare una torta con un pulcinella seduto sopra (come in foto) è tanto quanto fare due uova con pancetta e metterla a forma di faccia sul piatto…