Malacopia_esercizi_di_stilo_cop4

Esercizi di stilo

Uscimmo poscia a riveder le stelle quando,
d’estate, destate dall’estatico brillio,
si fanno già pio sciame, pioggia celeste.
Ma leste e preste, invero innanzi
al tempo convenuto, al giusto compimento,
al dì prescelto da leggi universali,
lucenti strali caddero, astrali,
corpi di Bacco e Venere,
d’ogni altro dio pianeta
e d’ogni altrove,
per Diana e Giove.
Vennero quindi al dunque
senza nessun preavviso,
menzogne frettolose,
frottole a frotte,
rotte in frantumi tra fumi e braci
e tutte giù per terra.
Ciechi, smarriti sotto la volta oscura,
c’incamminammo a piedi nudi
su quel tappeto ardente,
fachiri immaginati,
pronti a carpire da carni vive
ogni più piccolo segreto.
Ci penetrò la scienza, la somma conoscenza
e in noi si uccise
per darci luce sull’ultimo sapere,
sapore della fine.
Non ci rimase che svanire,
da cenere a vapore
a fate intelligenti,
inesistenti forme di lucida memoria.

Luciano Manzalini