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Davanti a un bel bosco abitava un taglialegna con la moglie ed i suoi due bambini. Erano una famiglia molto povera. Cioè avrebbero potuto essere ricchi, essendo il papà TAGLIALEGNA e vivendo ai margini di UN BOSCO, ma purtroppo il padre e la madre erano fissati con i telefonini di ultima generazione e delapidavano i magri guadagni con questi inutili gingilli.

Accadde dunque che anche nel regno fatato giunse la crisi. E che i soldi iniziassero a scarseggiare.

Malacopia_FiabeDalDiDietro_copIl taglialegna si girava a rigirava nel letto: – Moglie mia adorata, che ne sarà di noi, ora che il cibo scarseggia, e soprattutto che uscirà il nuovo egofono 8, con lo schermo più grande di 2 mm, la tastiera ergonomica in madreperla e il nuovo sistema che mi evita di usare i tasti componendo i numeri parlando direttamente al cellulare come un cretino?

– Marito mio, l’unica cosa da fare, la sola possibile è rinunciare alle spese inutili. Domani, quindi,  porteremo i bambini nella foresta, e con la scusa di far legna, li lasceremo lì, in preda alle bestie feroci. Così potremo prendere anche il caricabatterie di riserva con gli strass e la custodia in pelle di lemure albino!

I bambini, svegli per la fame, erano fuori dalla porta dei genitori. – Sta per uscire il nuovo egofono, prepara lo zainetto ché vogliono abbandonarci nel bosco – disse Hansel.  

– Sto giro sono messi peggio di due modelli fa – rispose Gretel.

– Quando non ti volevano comprare le scarpe?

– Sì, ma dopo due mesi i piedi sono guariti comunque.

La mattina successiva il padre li scortò nella foresta. La madre era già andata la sera prima di fronte al negozio degli egofoni per non farsi fregare il posto. Giunti nel profondo della foresta, il padre disse loro di raccogliere legna nel bosco e di tornare a sera.

– Non ci mettono più molto impegno, vero? – disse Gretel rivolta al fratello.

– Beh ormai è la settima volta che tentano di liquidarci. Piuttosto, il babbo ormai è andato di sicuro, saranno passati 15 minuti, certamente sarà corso anche lui in negozio per prendersi qualche gadget promozionale. Ma sto giro si sono fatti furbi, niente sassolini, briciole di pane o cordicelle.

– E allora come torniamo?

– Gli ho preso un egofono 5, ormai è un modello superano per il quale provano quasi più disprezzo che per noi. Ho scaricato la App “trovagenitorindegni”. Dovremmo trovarli facilmente così!

Purtroppo Hansel, nonostante la bella idea, non si rese conto che nelle foreste la copertura di rete fa schifo. E fu così che i bimbi si persero. Camminarono e camminarono, fino a raggiungere una casa fatta di marzapane, con i tetti di cioccolato e le finestre di zucchero.

– O mio Dio… – disse Gretel – Vedi anche tu quel che vedo io?

– Certo… Mi domando che problemi avesse l’architetto che l’ha disegnata – rispose Hansel.

– Secondo me, tu hai preso da papà – rispose stizzita Gretel.

E subito i due si avventarono a mangiare la casetta. Dall’uscio spuntò una vecchietta che avanzava su una gruccia. A vederla i bambini si allarmarono, ma la vecchia si avvicinò e con dolcezza disse: – Eccheppalle! Ogni volta che costruisco la casetta arriva qualcuno che se ne mangia la metà! Ma sapete che guerra ogni volta per avere il condono edilizio?

– Non potresti farla in mattoni e pietra come tutti? – disse Gretel.

– Eh ma poi i bambini mica mangiano i mattoni.

– A loro potresti offrire i biscottini e farti una casa normale! – replicò Hansel.

– Ma sai che sei furbo? Entrate bambini vi offro qualcosa da mangiare.

– Grazie nonnina ma ti abbiamo mangiato già tre intonaci esterni, due grondaie, quattro balconi e tre infissi, siamo a posto – disse Gretel.

– Sì ma ora un buon the all’insulina secondo me vi fa bene.

E così la dolce vecchina li fece entrare in casa. E subito rinchiuse Hansel in una gabbia e costrinse Gretel a pulirle casa.

Ogni giorno la vecchina ingozzava Hansel con chili e chili di dolci, mentre a Gretel dava un paio di biete scaldate. E mentre Hansel cresceva, Gretel gli diede uno stecchino da dare alla strega. Ora, le streghe hanno il naso sopraffino ma una vista pessima. Cioè, se vivi in una casa fatta di glucosio, il tuo pancreas ha come minimo gettato la spugna 30 anni prima.  Ogni volta che la strega voleva vedere se Hansel era ingrassato, chiedeva al bimbo di porgere il dito ma questi gli dava lo stecchino. La strega, stizzita, tastava quello che credeva un dito e ingozzava Hansel di ogni merdata chimica per fargli prendere peso.

Quando nella gabbia si arrivò ad avere quindici Hansel, la strega disse:

– Grasso o non grasso io oggi me lo mangio lo stesso! Gretel, prepara il forno!

E la bimba obbediente, mise la legna.

– O dolce nonnina, qui in fondo nel forno credo ci sia qualcosa – disse in un lampo di genio.

Quando la vecchia si sporse, Gretel la cacciò dentro con un grande spintone. La vecchia perì tra le fiamme e le urla, mentre Gretel e Hansel, in silenzio, finivano di mangiarsi un pezzo di torrone mentre le fiamme danzavano sui loro volti impassibili.  

– Non ci si crede a quanto sono ebeti gli adulti – disse Gretel.

Finita di mangiare la casa fino alle fondamenta, sentirono nostalgia di casa e lentamente tornarono al limitare del bosco. Quando il padre li vide, li accolse tra le lacrime: – Figli miei, quanto mi siete mancati. Vi ho ceduti per uno stupido gingillo, che aveva pure un sistema operativo fallato, che inculata!

– Beh, a modo suo sembra che papà stia cominciando a capire di avere un problema – disse Gretel.

– E mamma? – chiese Hansel.

– La mamma è andata al negozio per comprare le cuffie di Lady Gaga autografate originali! In ogni caso mai più, mai più, vi abbandonerò! Vi voglio un mondo di bene! Siete più importanti di un egofono di settima generazione ma senza accessori! -. E tra baci e abbracci si diressero verso casa.

Tre mesi dopo venne annunciata l’uscita del nuovo egofono. I fratellini si guardarono cupi. Senza dire niente Hansel prese lo zaino da campeggio. Gretel la borraccia, la bussola e la balestra. Il mattino successivo, il padre con gli occhi bassi li portò nel bosco. La madre, era andata in città dalla sera prima per mettersi in coda all’egonegozio.

La favola insegna che le dipendenze rovinano le famiglie, e che a volte, per vivere a lungo, non è cosa malvagia sfruttare gli handicap degli anziani.

Francesco Castiglione per malacopia