C’era una volta un lupo che trascorreva il suo tempo in lunghe cene con amici, durante le quali si strafogava di cibo.
Capitò una volta, durante uno di questi conviti con gli altri animaletti della foresta incantata, che, per vincere la sfida con il leone a chi mangiasse di più, inghiottì un pollo intero. Fatale errore. Infatti, nella gran foga, un osso gli rimase incastrato in gola e iniziò a soffocare.
Il lupo tossiva e sputacchiava, cercando di fare capire agli astanti cosa gli fosse capitato.
La cicogna, mente illuminata, subito esclamò: – Perbacco che espressione strana, c’è qualcosa che non va -. E mentre il lupo si avvicinava, credendo che ella avesse capito, la cicogna estrasse il suo egofono e cominciò a fargli delle foto. – Aspetta che ti hashtaggo! – disse la cicogna.
#lupoingordo #faccinebuffe #semoimegli #leonelupotihastracciato
Disperato, il lupo cercò di attirare l’attenzione degli altri, ma ormai erano tutti gonfi di vino e cibo, e mentre questi iniziava ad agonizzare, la cicogna filmò il tutto e pubblicò il video su Youtube, con il titolo: “lupo sbronzo che fa uno strano ballo”.
Quando ci si accorse della cosa, il lupo era ormai bello che andato.
Dieci giorni dopo, la cicogna venne invitata come ospite in un noto Talk Show domenicale, per parlare dell’accaduto. Prese a raccontare che aveva pensato fosse tutto uno scherzo, mentre l’avvoltoio-conduttrice, nota speculatrice di sciagure e drammi familiari, era tutto un profluvio di faccine contrite e bocche a culo d’anatra.
– Io pensavo che scherzasse – disse la cicogna scoppiando a piangere.
– Lo so, lo so che è dura, ma abbiamo solo il 34% di share, aggiunga qualche particolare scabroso – la esortò la conduttrice.
– Oh è così difficile – disse la cicogna, aflitta – e poi ho già firmato per i diritti del film -.
– Eh sì, ma noi abbiamo l’esclusiva sull’intervista – rispose l’avvoltoio-conduttrice, esibendo una odiosissima boccuccia a culo d’anatra, fingendoi vicinanza e contrizione.
– Non posso, non posso… È davvero troppo doloroso. Però la memoria mi tornerà in tempo per il mio libro, di cui ho casualmente qui la copertina!
– Saremo felici di averla qui per parlare del libro. Mi rendo conto che la perdita di Carlo la sta attanagliando in una morsa di dolore, e poi i suoi 30 minuti di intervista sono finiti!
– Chi è Carlo?
– Ma come sarebbe “chi è Carlo”?! Il lupo! Lei non lo conosceva? -.
– No no, era un amico di amici, ma che vuole, mi ci ero affezionata tanto, dopo quei primi trenta minuti nella gara di rutti, me lo sentivo così vicino!! – esclamò la cicogna, affondando la faccia nel fazzolettino, che aveva imbevuto di mentolo per rendere tutto più realistico.
– Ma certo capisco -, disse l’avvoltoio-conduttrice, di nuovo con la boccuccia a culo d’anatra, per simulare vicinanza e affetto.
– Ed ora dopo questa storia straziante di amicizie infrante, passiamo al prossimo caso: lei è una giovane donna, che è quasi morta dissanguata a causa di un arcolaio. Gesto disperato o incidente domestico? Restate con noi. Torniamo dopo la pubblicità!
La storia insegna che dalle sciagure possono arrivare tante opportunità. Soprattutto se sono sciagure altrui.
Francesco Castiglione per malacopia
Illustrazione di Loris Dogana
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