Forte, forte, forte? Mah…
In un TG1 costellato di eventi drammatici e i soliti fatti politici italiani più noiosi di una soap opera sudamericana con Grecia Colmenares, ecco, alla fine, spuntare la Raffa Nazionale, la dea della televisione italiana, che con la sua epifania tranquillizza quanti di noi pensavano che fosse esposta in una mostra sugli egizi come ottava meraviglia del mondo.
La Carrà annuncia con la sua solita grinta il nuovo Talent show, mettendo subito le mani avanti come nel Tuca Tuca: racconta che non si tratta la solita minestra ma di qualcosa di sorprendente, che ci appassionerà, ci terrà incollati alla TV per conoscere chi sarà il nuovo showman dell’Italia che verrà, il Pippo Baudo 2.0.
E allora, che Raffa sia! Davanti alla TV, siamo pronti a contribuire all’ennesima apoteosi dell’icona più icona del piccolo schermo. Forte, forte, forte ci catapulta subito in una scenografia da grandi eventi, con un palco spaziale e una giuria di esperti composta dalla nostra diva nostrana, il tallone d’acciaio Joachin Cortes, la velenosa darkstar Asia Argento e il pacato fashion stylist Philip Plein.
L’atmosfera è da arena, i giochi di luce e i ritornelli musicali da braveheart costringono gli spettattatori da casa agli occhiali da sole e alla moderazione del volume. Così l’adrenalina sale, sale, sale, e poi… Sciuuuu… Tutto l’entusiasmo improvvisamente si affloscia già alle prime esibizioni e l’effetto è quasi da eiaculatio precox. E passa persino la voglia di nachos e guacamole, già allestito per accompagnare la serata casareccia da passare sul divano in armonioso relax.
La delusione assume i toni del solito e già visto. Dietro le quinte ma davanti alla telecamera prende il via il classico retroscena condito di ansia e commenti di genitori alla ogni scarrafone è bello a mamma soie che rimandano allo stile del Talent della rete Mediaset concorrente, dove, però, la presenza di Belen tira su tutto, compresi gli ascolti. Si passa poi alle prime esibizioni. Signorine che ballano e cantano con short e camicette di due taglie più piccole, che provano ad essere sensuali sino all’esagerazione che le rende vere e proprie caricature.
Asia Argento motivando il suo NO ad una di queste aspirante starlette, storcendo il muso e non nascondendo l’intenzione di colpire e affondare, si lamenta di non aver colto la personalità nell’esibizione. Caria Asia, temo che la giovincella, scegliendo il look quella mattina fatidica, pensasse più a Valeria Marini che non ad Anna Karenina.
E nel piattume totale, in cui la nostra Asia continua a dispensare lame rotante e le teste cadono, ecco, arriva il momento clou della serata: sul palco una drag-queen, che canta e balla su tacco quindici (sfidando ai tacchi la nostra Regina, quale grande atto di tracotanza!) e strappa l’applauso di tutti. Parte il filmato e si scopre che si tratta di uno dei Carramba boys della lotteria, che quindici anni prima, suscitavano i deliri delle teen-agers. E scoppia il delirio e la conseguente ironia sulla Raffa nazionale, icona gay e maestra di stile senza uguale. L’allievo ha seguito la strada della maestra e forse è questo il segreto del suo successo anche tra il pubblico. Persino Asia seppellisce l’ascia di guerra e mette fiori i cannoni, mentre i due giudici maschietti nemmeno in questa occasione sanno prendere la palla al balzo per ritagliarsi un ruolo nello show.
Insomma la serata si chiude senza vincitori né vinti, gli ascolti sono deludenti (anche se il programma, per odiens, vince la gara serale); e mentre il nostro gatto incomincia a leccare la guacamole nel piatto messicano allestito per la serata, olè!, preparandosi a dipingere di verde il candido tappeto del salotto, non possiamo fare a meno di ripensare ai bei tempi andati, quando oltre all’ombelico c’era tanto tanto di più e da lì fu poi la storia della TV.
Abbiamo assistito ad un talent show o al remake de “Il viale del tramonto”? Il dubbio ci accompagnerà fino alla prossima puntata, attendendo il fulmen in clausola che fa la differenza. Se la Cuccarini, piccata, non ti dà una seconda chance, noi invece si: forza, Raffa!
Franz Iaria per malacopia
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