Qualche decennio fa esistevano solamente il “primo” e il “secondo” canale di mamma Rai (oggi Raiuno e Raidue) e tutti eravamo entusiasti di ciò che la televisione proponeva, e l’unico momento di pubblicità (anzi di réclame) era “Carosello”.
Adesso i tempi sono cambiati, ci sono centinaia di canali digitali e satellitari, che vivono principalmente di pubblicità. Abbiamo introdotto un nuovo inglesismo, “zapping” ossia lo slalomare a colpi di telecomando da un canale all’altro proprio per evitare le noiose pubblicità. Capita, a volte, di fermrci a seguire programmi assurdi fra cui alcune terrificanti quanto improbabili televendite.
In proposito, ditemi che non vi siete mai imbattuti, oltre che nelle telepromozioni che vi rinnovano la doccia in mezza giornata o che vi portano materassi dalla memoria prodigiosa sul vostro peso e la vostra postura, negli strumenti ginnici bruciagrassi/togli pancia.
Lo sapevo! Tutti, o quasi, ci siamo fermati almeno un attimo, tentati di digitare quel numero e sperando di rientrare fra le prime 20 telefonate che ricevono in omaggio un fighissimo quanto inutile arricciacapelli ad ultrasuoni!
Si tratta di spot mostruosamente kitch made in USA, rigorosamente parlati in inglese e doppiati da entusiasti speaker, con il parlato anglosassone in sottofondo, che fa molto Real Time.
La televendita segue un cliché ben definito: si parte da un prototipo di ciascuno/ciascuna di noi dopo le festività, ossia con pance, fianchi e cosce ridotti a cimiteri di panettoni, mascarponi, creme, tacchini ripieni, torroni, mostarde, spumanti, prosecchi, caffè, ammazzacaffè ecc. Questi nostri “avatar” sono indaffarati a fare esercizi ginnici, fingendo di provare un’enorme fatica a pedalare su cyclette, a fare addominali e a specchiarsi, depressi, tastando le cascatelle di adipe che nemmeno quelle del Niagara.
Mentre tutto questo accade, una voce dal piglio medico-scientifico dice al grassoccio malcapitato quanto è obeso e quanto stia facendo male questi esercizi che causeranno solo danni!
Poi, PUFF! Luminosi, oliati, abbronzati, depilati, epilati, rinfrescati arrivano una lei e un lui, una Barbie e un Ken, che fanno palestra da quando erano embrioni. Scolpiti come statue greche, cercano di dirti che il nuovissimo “adobminal-pro-galaxy-abnorm” ti farà diventare come loro! Che fortuna, eh?
Ma la cosa buffa non sono tanto gli attori e nemmeno la foto del povero ciccione che, ritoccato a Photoshop, sembra un quarto di prima: la cosa ridicola è l’attrezzo ginnico pubblicizzato ormai da tempo e l’evoluzione che ha subito. Un momento è fondamentale in questi spot e si ripete sempre uguale: la signorina o il giovanotto oversize (prototipo di tutti noi, soprattutto dopo le feste) buttano schifati nelle spazzature i vecchi attrezzi che promettevano senza mantenere. Qui si coglie tutta l’assurdità di queste televendite: l’attrezzo che viene gettato è quello che lo scorso anno era in televendita e che sembrava indispensabile, unico, salubre, futurista, avanguardista, irraggiungibile! E ora finisce nella differenziata!!!
In principio era una fascia con cui circondare il girovita e lasciarla vibrare, con l’illusione che i lipidi scossi si sciogliessero; poi fu una specie di paletta con cui si andava su e giù, sognando tartarughe sugli addominali e rimediando solo ernie; quindi fu un lungo sedile che andava sempre avanti e indietro, districandosi fra un’ernia e l’altra, trasformatosi in una panca ribaltabile dove si finiva appesi per i piedi e capovolti che nemmeno l’Inquisizione estirpava confessioni con metodi così barbari. Infine, furono una specie di gigantesca bilancia vibrante, che faceva suonare le vertebre come la coda dei serpenti a sonagli, e due maniglioni su cui stare in piedi, divaricando e chiudendo le gambe stile Heater Parisi.
Quest’anno, l’oggetto dimagrante indispensabile fa stare sempre appesi a due maniglioni ma in ginocchio, mentre gambe, glutei e addominali oscillano a destra e a manca come il pendolo di Focault.
E nell’immediato futuro, nel 2015 cosa accadrà? Siamo certo che questo pendolo verrà gettato con disgusto nel bidone dell’immondizia: questa è la prima regola della termo-tele-vendita! Avremo così la possibilità di acquistare il nuovissimo prototipo di oscillo-vibro-torso-dondolatore che, credeteci!, scioglierà ogni traccia di ciccia e cellulite, regalandovi tartarughe e glutei degni di Corona e di Belen.
Una triste considerazione: se la legge della domanda e dell’offerta funziona davvero, se queste televendite continuano da anni, allora vuol dire che c’è gente che acquista ancora questi “prodotti”.
Anche voi, dite? Beh, come avrete capito, tutta questa disamina mi è possinbile per due motivi: il primo, che ogni tanto capito anche io su quei canali e do una sbirciatina alle televendite; il secondo, che, lo confesso, tanti ma tanti anni fa ho comprato sul “Postalmarket” (giornale vintage) una rigidissima molla con maniglie che, opportunamente piegata, poteva regalare pettorali da culturista…
Ecco: la molla è ancora nella mia cantina. I pettorali… Mai visti!
Scrivi un commento