Mi è capitato, per un lutto improvviso, di dover metter mano, in casa, nei luoghi più intimi e privati di mia nonna. È un sentimento strano quello che ti assale in quei momenti, mentre svuoti i cassetti: un misto di disagio e di fascinazione.
Scoprire oggetti, foto, ricordi che compongono una parte familare eppure sconosciuta della tua biografia.
È questo lo stesso sentimento che ho provato visitando Novecento:arte e vita in Italia tra le due guerre, un percorso tra pittura, scultura, architettura, illustrazione, decorazione, moda e marginalmente anche la musica, in italia, tra gli anni ’20 e ’40.
Fra busti celebrativi di Mussolini e impietose vignette satiriche che lo sbeffeggiano si snoda un percorso che attraversa le avanguardie futuriste e i trionfalismi dei progetti del foro italico e dell’EUR 42, fino ad entrare in casa, per svelare il gusto dell’epoca negli arredi, nelle suppellettili e nella moda.
Quello che ne emerge è un ‘900 stimolante, in fermento, un’Italia moderna (o che sognava la sua modernità!) e che, seppur chiusa nell’autarchia di regime, guardava all’Europa e al mondo.
Il mio sentimento confuso e ambivalente per un passato non ancora del tutto digerito, in cui il distacco cede spesso il passo alle passioni, è un segnale che mi ha portato a ripensare e riappropriarmi di un’epoca e di un immaginario collettivo che fanno parte della mia e nostra storia, e che abbiamo nascosto senza voler affrontare e rielaborare.
Chissà mai che nel cassetto della nonna, tra i calzini bucati e i mutandoni, non si nascondano i gioielli di famiglia. Sempre meglio fermarsi a guardare.
NOVECENTO
ARTE E VITA IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE
Forlì, Musei San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro
2 febbraio – 16 giugno 2013
… con amore
malacopia
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