Il cattivo gusto che hanno nel dirti che sei ingrassata. Il buon gusto che hai nel continuare a preferire la crema pasticcera alle creme anti-età. Il cattivo gusto di mostrarti, così, in bella vista, la fede che portano al dito. Il buon gusto che hai nel non dire nulla sulle corna che portano, sempre in bella vista. Il cattivo gusto di continuare a sfornare figli. Il buon gusto di non avere figli, e nemmeno una smagliatura. Il cattivo gusto di proporre apericene, pranzi aperitivati, brunch et similia. Il buon gusto di restare a casa, cucinare e mangiare il tutto addosso al proprio compagno. [Queen’s tip: ostriche, mortadella e bollicine]. Il cattivo gusto di essere gelose di altre donne. Il buon gusto di non entrare in competizione, poichè, andiamo, non può proprio esistere nessuna competizione.
Il cattivo gusto di calpestare il mondo indossando delle ballerine, senza essere Carla Fracci. Il buon gusto di cadere e di rialzarsi, su un tacco 12.
Il cattivo gusto di essere sempre, perfettamente, pettinate. Il buon gusto di farsi spettinare, spesso e volentieri.
Il cattivo gusto di “No, ma io al primo appuntamento non la do mai…“. Il buon gusto di quelli che se ne infischiano dei tuoi diktat da signorina Rottermaier e ti fanno capitolare non al primo appuntamento, ma al primo minuto.
Il cattivo gusto di baciarsi di prima mattina, con la bocca impastata. Il buon gusto di andare più giù.
Il cattivo gusto di indagare sui gusti sessuali degli altri. Il buon gusto di sapere che, qualsiasi siano, a noi piacciono intensi.
Il cattivo gusto di “Senza te non vivo”, e poi non muoiono mai. Il buon gusto di “Io senza di te vivo benissimo, ma con te vivo meglio”.
Il cattivo, pessimo, gusto che ha Hermes nel non regalarmi una Birkin (questo è uno sfogo personale).
Il cattivo gusto di “Che tipo di uomo vorresti affianco?”. Il buon gusto di sentirti dire “Sei tu il tipo di donna che ogni uomo vorrebbe al proprio fianco”.
Il cattivo gusto saltare la fila con scuse indecenti. Il buon gusto di godersi la posizione: a volte dietro si sta meglio.
Il cattivo gusto di non avere tatto. Il buon gusto di essere sensibili, specie al tatto altrui.
Il cattivo gusto di appellarsi tutte “Principesse”. Il buon gusto di essere La Regina. Ecco.
La Regina
Martina Del Castello per malacopia
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