Voto 2 alla classe innata della pallanuotista di rosso vestita. Lo charme etereo di un vestito squarciato su un tronco d’albero nella tenue tonalità del rosso fuoco. Complimentoni. Voto 3 agli errori di gioventù, che magari ti fai un paio di tatuaggi tribali sulle braccia che manco uno scaricatore di porto e poi da grande diventi direttrice di un museo e ti invitano sul palco dell’Ariston. Su cui proprio non puoi trattenerti dal mettere un abito senza maniche. Eh. Voto 4 alle donne che non sanno camminare sui tacchi ma si ostinano a metterli. Il tacco 15 è come l’intelligenza: o ce l’hai o non ce l’hai. Tertium non datur, o trattasi di accanimento terapeutico. Voto 5 allo strazio che pure proverà Frida NostraSignoradiGucci nel constatare insieme a noi che l’abito rosso tartan sulla Littizzetto fa esattamente l’impressione che non doveva: tovagliato da picnic. Voto 6 alla scelta salomonica- e assai paracula-di far esibire anche i giovani esclusi nella serata di sabato. Un Paese che crede nel merito, nella competizione e nel dare i contentini facendo tutti fessi e contenti. Alè. Voto 7 alla vestaglia finale indossata da Fazio. Ottimo escamotage che faremo nostro nelle prossime serate, al fine di coprire le sempre più ingombranti gonadi. Voto 8 a Noemi. Tanto coraggio nel vestire, nel pettinarsi e nell’ingioiellarsi va premiato. Eroica. Voto 9 a Zibba. Punto. Voto 10 a “Io non so come fai a sbattermi così”, verso della canzone “Babilonia” della nuova proposta Diodato. Lui ha sfruttato il clamore suscitato dai Papaboys contro Rufus Wainwright per muoversi in sordina e piazzarla lì, all’incrocio dei pali. Con una rovesciata di novanta gradi, suppongo. Lode a Claudione Baglioni, che ha avuto la lungimiranza di scriverle da giovane le belle canzoni cantate stasera, prima che il botox gli invadesse pure gli ultimi interstizi cerebrali. E last but not least, voto 0 alla cattiveria- soprattutto femminile, perché quando si tratta di essere becere ci esce straordinariamente bene- che ha avuto da spettegolare sulla nuova gravidanza che si intravedeva nel più elegante abito del festival finora, quello della Smutniak. “Troppo presto dalla morte dell’ex compagno”, “Zingara e ricca”. La madre degli scemi è sempre incinta, ma non è figa come Kasia: sarà forse questo il problema? La regina Martina Del Castello per malacopiaVoto 1 agli autori del Festival che senza alcune decenza intellettuale, affettiva ed estetica hanno messo la Valeri a parlare su un palco. E non mi si venga a dire che è un mostro sacro del teatro, che è bravissima, etc.: proprio per questi motivi, proprio perché le vogliamo tutti un gran bene, le difficoltà, le sue difficoltà da splendida donna ultranovantenne andavano protette. Una carezza per te, Franca.
Il boudoir della Regina Sanremo special edition 2
[LA REGINA TELEVOTA, ANCORA]
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