Nel Regno si dovrebbe ascoltare solo Mozart, mangiando corpose fette di SacherTorte. Eppure, con disdicevole raccapriccio, le nostre orecchie ogni tanto vengono sottomesse alla pop-music. Tra una frequenza e l’altra- che scomodità la radio, peraltro, quando puoi avere un’orchestra sinfonica a portata di scettro- la nostra attenzione fu catturata dall’ultima fatica di Cesare Cremonini, “GreyGoose”. Presa da impeto ermeneutico mi sono soffermata sul testo, sulle parole. E mi sono accorta che è il manifesto programmatico dell’uomo contemporaneo. CHI SEI? AMORE BUONGIORNO! Già da qui sono evidenti i primi segni di amnesia cronica- leggasi “rincoglionimento”- del maschio che si sveglia accanto a noi. Certo, bisogna pure dire che la panterona con cui è andato a letto ieri sera si è trasformata nella Bestia di Satana con il trucco sbavato che nemmeno il chitarrista dei Kiss e un capello non volutamente cotonato alla Moira Orfei- dove Moira è il termine positivo di paragone. QUANDO TI LEVI DI TORNO, NON VEDO L’ORA
CHE ESCI E NON TORNI PIÙ
IL MIO AMORE SEI TU,
SEI LA DONNA CHE VOGLIO. Qui la situazione si complica: siamo giunti a quel punto rotondo di suspense, che ogni donna ha vissuto svariate volte nella propria vita, in cui il minus habens manifesta, con ogni evidenza, una sindrome bipolare. “Ti voglio, farò di tutto per far sì che tu sia la mia donna” e dopo che hanno appena assemblato quattro mattoncini Lego, “No, guarda, prendiamoci una pausa di riflessione perchè non ho ancora capito bene cosa voglio e cosa (non) sono in grado di darti”: se solo la metà di tutte queste pause di riflessione fosse davvero produttiva, la Critica della Ragion Pura consterebbe di una quindicina di volumi, più o meno. Poi c’è quello che resta affascinato: “Voglio te perchè tu sei una Donna”, che, dopo un paio di settimane in cui tu, Donna per l’appunto, lo hai ribaltato fuori e dentro il letto, nel disperato tentativo di dressarlo come si deve (bisogna educarli, tutti: vengono da una madre che gli ha fatto credere per decenni di essere appena un filo sotto alla sintesi di Cristiano Ronaldo, Brad Pitt, Donald Trump e…e…niente, nessun nome di intellettuale perchè anche per un cuore di mamma il paragone sarebbe effettivamente impietoso), diventa “Tu per me sei troppo donna”. Ma non ti punse mai vaghezza che, forse, sia tu poco uomo? Tuttavia, la frase maestra, quella che proprio non riescono a smettere di dire, pensando sia un complimento postumo agli sforzi che tu, pia donna, hai profuso è “Non sei tu, sono io”. E c’hai ragione, mio caro. Uh, se c’hai ragione. VORREI DIRTI PAROLE D’AMORE, MA FORSE A PARLARE SEI PIÙ BRAVA TU, TI VA UN’ALTRA GREYGOOSE? Parole d’amore non pervenute, ma quando si tratta del fantacalcio tirate fuori una favella non indifferente. Evidentemente Fabio Caressa vi ispira più dei nostri completini intimi. E non chiediamoci perchè poi, a noi, piaccia il rugby: se dev’essere troglodita, che sappia almeno raggiungere la meta. ACCENDIAMO UN FILM PORNO?
E se lo facessimo? (Sì, certi pensieri li facciamo anche noi femminucce. Ecco.) GIÀ TI VEDO VESTITA DI ROSA, TI COMPRERÒ CASA, SEI TU LA MIA SPOSA
MA SCENDI PIÙ GIÙ, VIENI A DARMI IL “BUONGIORNO”. Lo so che non devo dirvi niente, che il “Ti amo” mentre state facendo selvaggiamente sesso è sincero quanto tutti quei lunedì in cui avete iniziato la dieta. Dunque, dimenticate la triade “rosa-casa-sposa” e andate giù, molto giù, solo se lo merita davvero. E di solito lo merita solo dopo un carato sul vostro anulare. Almeno un carato: al di sotto, il “buongiorno” può darglielo Pino, il barista. LA NOTTE È GIÀ FINITA, ANGELINA,
MA TU SEI COSÌ BELLA, ANGELINA,
PRESENTAMI UN’AMICA, ANGELINA,
MI BASTA NON SAPERE
CHI SEI. Dato che ha la soglia di attenzione di un bradipo, non saprà chi siete nemmeno dopo vent’anni di matrimonio, ma fingerà benissimo: la prova provata è il giorno in cui tornerete con i capelli rosso fuoco e lui non se ne accorgerà. Perchè, appunto, sono anni che finge di riconoscere quella sconosciuta con cui dorme da troppe notti. Voi recitate orgasmi, lui di sapere chi voi siate. Tra l’altro, non solo vorrebbero conoscere l’amica, ma anche invitarla per una cosetta a tre: vaglielo a spiegare che già soddisfare solo te è, come direbbe De Gaulle, vaste programme. AMORE BUONGIORNO
TI HO AMATA DAL PRIMO MOMENTO, DA QUANDO MI HAI DETTO “SOMIGLI A MIO PADRE, IL TUO NOME QUAL È?” TI PORTO NEL BOSCO
TI GIURO NON SONO UBRIACO, SE GUIDO NON BEVO, DOMANI LAVORO,
TI VA UN’ALTRA GREYGOOSE? No, non potremo mai dire che somiglia a nostro padre, neanche sotto tortura. Certi modelli sono ineguagliabili. Nota a margine: se dice che vuole portarvi nel bosco, o state giocando a “Cappuccetto Rosso e il lupo cattivo” oppure non è vero che non è ubriaco. Anzi, beve. Assai. TRA POCO FA GIORNO
LA FESTA È FINITA, SI TORNA ALLA VITA
TI CHIAMERÒ UN GIORNO D’ESTATE O MAGARI MAI PIÙ. Non chiamerà mai più: state serene. Fidatevi della vostra Regina. AMORE BUONGIORNO, IL TRUCCO È GIÀ SBIADITO, ANGELINA,
MA TU SEI COSÌ BELLA, ANGELINA,
NON SO QUELLO CHE DICO, ANGELINA, MI BASTA NON SAPERE
CHI SEI. Non sai quello che dici? E dove sarebbe la novità? TORNANDO A CASA STASERA HO CAPITO CHE
CERCANDOMI NEL BUIO PENSAVO ANCORA A TE,
NELLA LUCE DEI LAMPIONI TI HO RIVISTO ANCORA
L’AMORE NON VIENE MAI UNA VOLTA SOLA. Quelli davvero bravi, fanno venire più volte mica solo l’Amore. Ecco. La Regina Martina Del Castello per malacopia
Il boudoir della Regina#23
[LA REGINA ASCOLTA]
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