Non siamo mancati alla presentazione in prima.mondiale.assoluta, figuriamoci: ci siamo tuffati all’istante, in triplo carpiato con avvitamento, nella lettura delle poesie di Luciano.
Le abbiamo amate subito, ci è venuto l’occhio lucido più di una volta e il groppolone in gola quando meno ce l’aspettavamo. Sì, i malacopia sono anche dei sensibiloni, sotto sotto.
Ne L’Amore Svenuto anche l’ironia è delicata, anche le virgole amare profumano di sentimento. Leggiamo e rileggiamo. Non lo facciamo spesso: solo con quello che ci lascia un segno e non sappiamo dove, come e perchè ci è entrato dentro.
E poi ci sono versi che fanno sorridere. Mica ridere sguaiatamente, senza grazia e senza modo, proprio sorridere, come quando l’acqua sul fuoco si scalda e inizia a fare le bollicine. Tic tic tic. Delicatamente, alla temperatura giusta, sorridiamo emozionandoci. Già che ci siamo ci facciamo pure un tè, così: per leggere meglio.
Dunque, consigli per l’uso: in un pomeriggio di quelli un po’ uffa, che magari piove, di quelli da fare tana, sul divano e con la copertina in pile, con una tisana bollente in tazza e l’Amore Svenuto tra le braccia.
Vi assicuriamo che così vi si scalderà il cuore.
Insomma, per non mettervi ansia vi diciamo che alla fine non siamo svenuti.
…però, però, però … ci siamo innamorati!
malacopia
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