Nel diciottesimo secolo visse in Francia una donna, tra le figure più arrapate di quell’epoca non povera di arrapate figure. Nel presente Sexytardona indossa un tailleur pantalone bianco con delle mostrine, come il capitano di Love Boat, nave su cui ha soggiornato pensando fosse la famosa trombonave scandinava. Molto Celine Dion quando è cascata nell’armadio credo stia fingendo di essere il cavaliere della luna, per ingannare Sailor Moon. Lei sì che lavora sempre, mica come voi che continuate a premere ctrl+n per navigare in incognito. Sbuffa, vedendo entrare il collega che ha su la stessa camicia lercia da 27 giorni lavorativi. Che va bene che l’uomo deve sapere di uomo e anzi ben venga quel bel profumo di maschio, ma comunque una passata di sapone non ha mica mai ucciso. Che qua abbiamo provato tutto, lo spray, l’incenso, le candele, ci siamo perfino spalmate il balsamo di tigre sotto le narici. Urla, sperando di farsi sentire. Che poi è anche peggio il contrario, certe volte. Che io non lo so ma dove siamo finiti? Che si può ancora dare che uno nel 2015 usa l’Axe Africa? Non so, un po’ di Capucci o di Acqua Velva no? Che dove sono finiti quei begli uomini che sanno di dopobarba o addirittura di Fahrenheit? Dov’è quello di Dolce & Gabbana con la barchetta e lo slippino? Dov’è quello del Denim che non deve chiedere mai? Che va bene tutto, ma a sto punto non so, mettiti sotto le ascelle i sacchettini alla lavanda che si usano dentro i cassetti. Piccolo Vademecum della perfetta Sexytardona. Va bene quando mi regalate un profumo, ma no i campioncini, che va bene che ci vedo poco ma lo capisco che siete tirchi. KiZz! Francesco Bersellini per malacopia
Limette – Profumo edition
[…]. Si chiamava Sexyâgée, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-just, Fouché, Bonaparte ecc., oggi è caduto nell’oblio, non è certo perché Sexyâgée stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimasero in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori. […]
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