FLY SWEET FLY

Airbnb ha annunciato che KLM, la compagnia di bandiera olandese, ha trasformato un jet di linea totalmente in uno degli alloggi del portale di affitti. Dopo aver fatto il giro del mondo 3.675 volte, l’aereo KLM resterà a terra dal 28 al 30 novembre, per 3 sole notti (da Corrriere.it).

Ma la notizia copVolare potrebbe non essere tutto rose e fiori, ma il divertimento di per se stesso vale il prezzo, così si esprimeva negli anni ’30 del secolo scorso Amelia Earhart, una intraprendente donna del Middle West che gettò all’aria la filosofia perbenista americana, prefendo scorazzamenti in aereo nei cieli piuttosto che le acrobazie tra pentole tazze e cucchiai in una cucina dell’Iowa.

L’emozione legata al volo, a quella parola inglese fly che suona talmente bene da aprirci infiniti orizzonti fantastici, è stata immaginata sin dai tempi più antichi. Luciano di Samosata (II sec. a.C.) nella Storia Vera si inventò uno sbarco sulla Luna a bordo di un’astrusa nave sollevata da un tifone, tecnologia molto più eco dei reattori dello Shuttle. Leonardo da Vinci si ruppe più volte tibia e perone provando a simulare in volo degli uccelli con pale di legno e cianfrusaglie piumate degne del guardaroba di Wanda Osiris. E poi venne l’epopea del Barone Rosso che usava le mitiche avventure in cielo per sedurre qualche bella freulein, a cui subito mostrava il suo pezzo forte nell’angar (l’areo ovviamente…) per alimentare oltre modo la leggenda, nel caso in cui, nel dopo cena, invece che a segno fosse andato in bianco (previdente).

Quanto è vero, però, che i gusti e le mode cambiano negli anni e che più le cose sembrano semplificarsi e più noi amiamo complicarcele. Nell’era corrente volare appare come il modo più sicuro di spostarsi, eppure è in aumento la gente che teme il mezzo più veloce del mondo, che si deve impasticcare ad alta quota e per cui ogni turbolenza immagina tragici scenari degni della prima puntata di Lost o del remake di Sopravvissuti.

E allora non sarebbe male se compagnie aeree si attrezzassero anche per questo, per rendere il viaggio nell’etere piacevole e indolore, per creare un contesto piacevolmente familiare, con arredi in vimini e cuscini colorati, ambienti rilassanti con Tv e librerie, dove, all’occorrenza, hostess in tacchi a spillo danno informazioni e rassicurazioni, muovendo chiome bionde che cascano senza peso su discreti decoltè e stewards palestrati servono cocktail e tisane facendo terapeutica mostra di bicipiti per tranquillizzare le signore più fobiche.

Quant’è vero che i popoli del nord sono maestri della filosofia del pratico (soprattutto se alla fine del ragionamento ci sono bei verdoni), KLM, la compagnia di bandiera olandese, ha concepito in collaborazione con Airbn, un aereo appartamento, composto di diversi ambienti polifunzionali, con un design piuttosto semplice e quasi un po’ retro, corredati di optional per ingannare il tempo, un’area giochi per i bambini al centro del velivolo, otto bagni, TV, cinema, due cucine. Insomma non mancano le idee per ingannare il tempo e distrarre la mente anche del più invasato dalla sindrome del disastro ad alta quota.

KLM organizzerà online un piccolo host e attraverso il web saranno sorteggiati tre fortunati (fortunatissimi per non dire altro) che potranno partire scegliendo la tratta da percorrere.

E quindi è proprio il caso di accaparrarsi questa possibilità, proponendosi magari in coppia o in gruppo di amici. Tra una turbolenza e l’altra, l’alternanza di giorno e notte, nuvole minacciose e cielo a pecorelle, si potrà godere di un soggiorno volante a cinque stelle, anche in famiglia. E se dopo qualche ora di vola i capricci degli infanti ci fanno rimpiangere la forza di gravità, c’è sempre la camera giochi, e per le mamme un relax sul divano, magari a leggere un libro di Sveva Casati Modigliani, immaginando, tra una pagina e l’altra condita di rosa, un dopo cena romantico col capitano (se il maritino dovesse addormentarsi nella vasca idromassaggio non si sa esattamente in quale degli otto bagni).

E se, invece, volessimo organizzare una sorpresa romantica alla nostra nuova fiamma, sorprenderla con un’amazing situation, che ci faccia recuperare punti dopo che ci siamo presentati al primo appuntamento con il calzino bianco? Beh le 116 finestre che corrono lungo la fusoliera del velivolo consentono una ben lunga passeggiata con vista nel grand bleu del cielo, il luogo deputato ai sogni anche più audaci (ci sono otto bagni lungo il percorso per poter soddisfare quella curiosa fantasia che avevamo sin da adolescenti).

Ma attenzione alle sorprese. Se una corrente d’aria ci dovesse spostare di trenta gradi mentre tra l’obloo 111 e 112 proviamo lo scacco alla regina di cuori e riceviamo di rimando il due picche quando mancano ancora tredici ore di volo e per giunta sull’areo ci è capitata a bordo l’unica hostess racchia della KLM, allora non ci resta che andare mesti alla libreria, prenderci un bel libro da leggere e trasformare la nostra mega esperienza in un’ascetica ricerca dei perché, magari cercando di carpire dal Siddharta di Hesse come sopravvivere serenamente senza mordersi i gomiti.

Franz Iaria per malacopia