malacopia is back. Dopo il lungo periodo di silenzio e riflessione, che ha accompagnato il cambio di veste grafica del sito, il nostro malablog torna a occuparsi di cultura, spettacolo, arte. Insomma di un po’ tutto e forse a volte di un po’ niente, in perfetto stile malacopia.
Anche se il mese è già iniziato (potremmo tentare di giustificarci affermando di esserci concessi un mezzo mese accademico), riprendiamo col mese tematico: articoli, storie, punti di vista, spunti di riflessione nostri e dei nostri malabloggers, dedicati ad un tema specifico e declinati secondo la sensibilità personale degli autori.
L’agosto che si è appena chiuso non è passato solo tra vacanze e gossip estivi. Una grande tragedia, un evento traumatico ha colpito il centr’Italia: il terremoto di Amatrice rappresenta una ferita profonda per le popolazioni che l’hanno subito e per tutti noi. Ci ha addolorato, ci ha fatto ammutolire, ci ha spaventato. Abbiamo visto le macerie e i calcinacci, abbiamo partecipato al dolore, al pianto, alla disperazione. E ora condividiamo la speranza, la voglia di uscirne, il bisogno di ricominciare, di risollevarsi, di ricostruire.
Quella stessa voglia, quella speranza, quel bisogno che, nel proprio piccolo mondo, ognuno sente quando, in senso metaforico e figurato, finisce sotto le macerie.
Così, abbiamo pensato di dedicare questa nostra ripresa a tutto ciò che rappresentano “le macerie”, a tutto ciò che “le macerie” vogliono dire per ognuno di noi, per la collettività, per le attività, per la vita. Abbiamo perciò scelto di riprendere la penna in mano e allungare il nostro sguardo a quel lungo, lento, faticoso percorso di ripresa, di rinascita, di ricostruzione.
Spazzare via le macerie, rimettersi in gioco, ripartire dalle polveri o dalle ceneri è il punto di vista che vi proponiamo in questo scorcio di settembre malacopia.
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