Malinvista a Emiliano Reali, scrittore, autore di “Se Bambi fosse trans?” e “Ordinary“.
Tu e malacopia: cos’è per te la malacopia? Ci racconti un episodio che ha a che fare con la malacopia?
Malacopie sono tutti quei libri pubblicati da editori a pagamento o tramite l’autopubblicazione che intasano il mercato editoriale abbassando drammaticamente la qualità del settore. Un mio amico ha pubblicato un “romanzo”, anche se non riesco a pensarlo tale, con un editore che gli ha chiesto di sborsare dei soldi, quello che ho letto era imbarazzante…
Lavoro: di gruppo o solitario?
Senza dubbio solitario in piena fase creativa, poi mi apro al lavoro di gruppo per le limature e la scrematura dei consigli. Scrivere è talmente intimo che non potrei non farlo chiuso nel mio guscio. Quando lavoro a sceneggiature, che siano teatrali o cinematografiche, lì il confronto è fondamentale e dà un valore aggiunto al prodotto finale. Nel caso dei romanzi è un pochino più raro che accada, dato che nel passato sono incappato in pochissimi bravi editor…
Ci descrivi il tuo lavoro: come lo vivi e come lo pensi?
Scrivere è la mia essenza, sentirmi libero di vivere quello che mi attraversa e di catapultarmi di volta in volta in mondi nuovi. È lo strumento per combattere la mediocrità della discriminazione e dell’ignoranza, levando dall’ombra ciò che non vuole esser visto.
La creatività? Non saprei… È come se mi chiedessi cosa significa per me respirare.
Creativo è anche utile?
Deve esserlo, da sempre mi batto per dar luce all’alterità, ponendo in primo piano i diritti e i bisogni delle minoranze che non vengono ascoltate, non c’è colore della pelle, orientamento sessuale, credo religioso, status sociale che può relegare alcuno in un angolo.
Un’idea per il futuro.
Ne ho tante alle quali mi aggrappo per trovare la forza e l’energia necessarie. Prima tra tutte la consapevolezza che nel 2014 il mio romanzo “Se Bambi fosse trans?” verrà pubblicato in America. Una meritata conquista dopo tanta gavetta…
…con amore
Emiliano Reali e malacopia
foto di Donatella Marmaggi
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