Riprende la nostra rubrica di malinviste: Giorgia Brusco, attrice.
Tu e malacopia: cos’è per te la malacopia? Ci racconti un episodio che ha a che fare con la malacopia?
D’istinto direi che è l’utopia. Letteralmente la copia venuta male. E ogni cosa ha una copia venuta male ed è quella che ti dà la forza propulsiva per migliorare, per fare sempre meglio, per crescere, per andare avanti. Personalmente ne colleziono di continuo di malecopie, anche di me stessa. Le osservo, le giro, le rigiro, le studio e poi penso di essere riuscita finalmente a fare la bella copia! E invece… Mi ritrovo sempre una malacopia, migliore della precedente, ma sempre da rifare.
Lavoro: di gruppo o solitario?
Lavoro solitario, ma per il gruppo! Non mi piace pensarmi sola lavorativamente, mi piacciono lo scambio e il confronto, ma spesso il lavoro solitario, devo ammettere, risulta più produttivo ed è necessario.
Ci descrivi il tuo lavoro: come lo vivi e come lo pensi?
Lo penso mentre lo vivo e lo vivo mentre lo penso! Il lavoro ingloba totalmente la mia vita. Sono tra i fortunati che possono dire di fare ciò che amano e che hanno sempre desiderato. Quindi il lavoro lo mangio, lo dormo, lo immagino, lo sogno, lo cammino…
Cos’è per te la creatività?
È magia. Magia pura. È una di quelle cose, come l’Amore, difficile da spiegare a parole. A un certo punto ci sono gli ingredienti giusti, la temperatura ideale, le condizioni essenziali e… Puf!! Accade!
Perché no!!?? Da architetto quasi mancato il concetto di utilità è rimasto in me come elemento fondante.
Un’idea per il futuro.
Una sola? Scrivere almeno una delle drammaturgie che mi ronzano per la testa e chissà, magari vederla allestita. Ah, no scusa, hai detto idea, non utopia!!
…con amore
Giorgia Brusco e malacopia
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