Oggi facciamo due chiacchiere con Giovanni Pagogna, autore del fantasy “Il Trono delle Ombre”, edito da Rizzoli. Il Trono dispone, inoltre, anche di un bel wordpress di approfondimento, per chi volesse saperne di più. Amanti del fantasy: questa Malinvista è tutta per voi!
Tu e malacopia: cos’è per te la malacopia? Ci racconti un episodio che ha a che fare con la malacopia?
La “malacopia”, o meglio l’editing della stessa, rappresenta uno dei momenti più stimolanti della nascita di un libro. Si smussano spigoli e imperfezioni, si riceve dall’editor il primo feedback e si effettua il fine tuning linguistico, a caccia del termine in grado di sposare gli intenti dell’autore con il sentire dell’editore. Si possono passare ore a scervellarsi su una sfumatura. È un passaggio che arricchisce dal punto di vista tecnico e ti porta a guardare al testo con occhi diversi.
Lavoro: di gruppo o solitario?
Entrambi. Solitario mentre la storia prende forma e inevitabilmente di gruppo quando bisogna perfezionare i dettagli, la copertina, esaminare le bozze di stampa, trovare un titolo, e molto altro ancora.
Ci descrivi il tuo lavoro: come lo vivi e come lo pensi?
Come un susseguirsi di storie passionali: durante la stesura il romanzo è tutto. Non pensi ad altro, ne vivi le vicende come se costituissero tutto il tuo mondo. Una volta terminato, dapprima ne sei infatuato e non ne cogli i difetti. Poi piano piano ti innamori del libro successivo e cominci a notare le lacune dell’altro, finendo per pensarci con rimpianto per gli errori commessi. In seguito continui a restargli affezionato, ma ormai la magia è svanita.
Cos’è per te la creatività?
Aprire varchi verso altri luoghi e altri tempi, per rapire il lettore e fargli dimenticare per un po’ il grigiore quotidiano.
Creativo è anche utile?
Immagino dipenda dall’ambito di riferimento. A mio avviso non è solo utile: è fondamentale! L’importante è che, poi, la creatività non diventi un alibi per trascurare la concretezza, come facciamo spesso in Italia: ci raccontiamo sempre quanto siamo innovativi e intanto tutto il resto fa acqua.
Un’idea per il futuro.
Ce ne sarebbero tante… ma quante sopravviveranno all’urto della battaglia? Meglio attendere e poi parlare dei fatti. Come si suol dire: “Dio perdona sempre, l’uomo qualche volta, il tempo non perdona mai”… e la Legge di Murphy ancora meno.
…con amore
Giovanni Pagogna e malacopia
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