Luca Brunetti, che “non ama definirsi fotografo, ma che ama semplicemente scrivere con la luce”, è l’artista che abbiamo intervistato questa settimana per la nostra Malinvista.
Tu e malacopia: cos’è per te la malacopia? Ci racconti un episodio che ha a che fare con la malacopia?
Non ho mai fatto le brutte copie. Sempre bene la prima, magari qualche imperfezione ma almeno veritiera.
Lavoro: di gruppo o solitario?
Solitario e anche in gruppo… Dipende dall’obbiettivo da raggiungere.
Ci descrivi il tuo lavoro: come lo vivi e come lo pensi?
Io sono un impiegato amministrativo, lavoro che non ho mai sentito mio ma che ho sempre fatto e faccio. Ho sempre cercato di fare qualcos’altro di artistico, creativo, in aggiunta. Ho dipinto, sono stato make up artist ed alla fine, da molti anni, ho deciso che la mia vera passione è fare fotografie. Adoro fotografare di tutto: dalla street, ai ritratti, alla musica, ai nudi, al teatro… Senza il mio terzo occhio ormai non esco più.
La creatività è vita, è crescita… Adoro sperimentare cose nuove… Mai fermarsi! Sto sempre ad elaborare, osservare, azionare e progettare.
Creativo è anche utile?
Sì, eccome! Almeno per me. Linfa vitale.
Un’idea per il futuro.
Salute e lavoro per tutti… E sorridere sempre.
… con amore
Luca Brunetti e malacopia
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