Ecco a voi la Malinvista della settimana a Marco Lugli, cantante e attore, Scintilla nel famoso trio “Le sorelle Marinetti“. Buona Malinvista!
Tu e malacopia: cos’è per te la malacopia? Ci racconti un episodio che ha a che fare con la malacopia?
Se devo esser proprio proprio sincero, per me la malacopia son tutte le bellecopie. Insomma, sarebbe come se pensassimo in malacopia et similia… Naaaa! Se penso alla Parola penso ad un qualcosa di Vivo. Ed è sempre in Bellacopia. Vero è che a volte ti ritrovi in posti assurdi e ti arriva un qualcosa che devi assolutamente segnarti, prima che fugga via. Sono come carezze che arrivano da fate, angeli, streghe… Belle cose, insomma. Quindi, pur non essendo malacopia, ma solo una nota, sia ringraziato l’iphone che ovunque sei ti fa scrivere, registrare, fotografare, riprendere quel che ti serve per finire il puzzle!
Lavoro: di gruppo o solitario?
Il lavoro è un’esperienza per conoscere se stessi e gli altri. Importante prendersi i propri momenti e spazi, con la tranquillità per poter ascoltare cosa ci viene sussurrato all’orecchio da “certe piccole voci”, ma anche il confrontarsi, per crescere insieme. Qualunque sia il nostro lavoro.
Ci descrivi il tuo lavoro: come lo vivi e come lo pensi?
Un giorno mi chiesero cosa avrei fatto da grande. Risposi “Il bambino”. Ecco come penso e vivo il mio lavoro. Con tutto lo stupore possibile. Ho avuto la fortuna di conoscere e collaborare con persone che stimo profondamente e con le quali è nata un’Amicizia. Certe volte è difficile, perché il Teatro è fatto di competitività e, soprattutto, di teatranti. Che sono una categoria. Categoria che sostanzialmente rifuggo. Come qualsiasi altra categoria. I ruoli li abbiamo già in scena, per il resto gradirei Persone.
Vi rispondo con una citazione dal musical Rent: “Perché il contrario della guerra, non è la pace, ma la creazione”. Voi che dite?! Ok, aldilà delle citazioni… Per me la creatività è qualcosa che ti fa dire:” Ohhh…”. Avete presente quando si è bambini la notte di natale?! Ecco! 🙂
Creativo è anche utile?
Domanda difficile. Molte cose create han portato, direi, nessuna utilità e spesso solo dolore ed altre cose proprio proprio brutte. Creare è vestire una possibilità. Forse. Non è il creare ma come lo si utilizza.
Un’idea per il futuro.
Posso prenderlo come assioma piuttosto che come “domanda”?
… con amore
Marco Lugli e malacopia
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