Malinvista ad un’eccellenza italiana all’estero, Roberto Mantovani, promoter musicale (radio promoter).
Tu e malacopia: cos’è per te la malacopia? Ci racconti un episodio che ha a che fare con la malacopia?
Allargo il concetto. Non sono uno che ama “copiare”: generalmente copiano i miei progetti e questo mi fa sempre molto arrabbiare. Non mi piacciono le belle copie, figurarsi quelle fatte male!
Lavoro: di gruppo o solitario?
Sono sempre stato uno solitario da bambino, ma ho capito con gli anni che lavorare in team è decisamente più piacevole e costruttivo, quindi… assolutamente in gruppo.
Ci descrivi il tuo lavoro: come lo vivi e come lo pensi?
Il mio lavoro si basa sulle pubbliche relazioni, sui rapporti umani e sulla fiducia. Io mi definisco un moltiplicatore, do valore aggiunto agli artisti, do loro una spinta. Ovviamente, l’artista in questione deve avere del potenziale, perché altrimenti il mio aiuto non sarebbe sufficiente.
Molti non capiscono le difficoltà del settore musicale italiano: bisogna constantemente tenere buoni rapporti con le televisioni e le emittenti radiofoniche, mantenere una credibilità e dedicarsi totalmente al progetto che si sta promuovendo.
Cos’è per te la creatività?
È la base di tutto, perché senza creatività la vita sarebbe noiosa. In cucina ci vuole creatività perché bisogna saper utilizzare bene gli ingredienti e creare i giusti abbinamenti affinché le pietanze abbiano un buon sapore. Lo stesso vale per tutte le situazioni che viviamo: ci vuole creatività per arredare una casa, nell’abbigliamento e perfino nelle scelte.
Altrimenti sarebbe tutto uguale, senza stile, con una sola forma.
Creativo è anche utile?
Certamente. Spesso è la creatività che fa sì che il frutto del lavoro abbia un risultato vincente. Bisogna partire dall’idea per sviluppare il prodotto e per avere un’idea ci vuole creatività. È tutto assurdamente collegato.
Un’idea per il futuro.
Questa è una bella domanda, a cui voglio rispondere con uno sguardo al passato. Ho aperto la mia agenzia a 20 anni ed ho lavorato con tutti: da Cecchetto alla PFM, da Marie Claire D’Ubaldo a Federico Poggipollini. Ho accettato di trasferirmi in Spagna nel 2010 per affacciarmi verso nuovi mercati ed in soli quattro anni ho creato un impero: non solo ho continuato a lavorare con gli artisti italiani, ma ne ho acquisiti parecchi stranieri come María Villalón e Natalia, collaborando inoltre con le principali multinazionali discografiche.
Inoltre non posso esimermi dal citare i grandi rapporti d’amicizia che sono nati con emergenti come Gianluca Corrao, Andrea Maja e le nuove collaborazioni con grandi artisti del panorama italiano come Giovanni Scialpi (che ora utilizza lo pseudonimo SHALPY).
Il mio grande sogno era conoscere Elisa e l’ho realizzato ad agosto incontrandola a Formentera. Mi piacerebbe molto lavorare con lei per quanto riguarda l’estero.
Il mio nuovo progetto è diventare un riferimento per i grandi artisti italiani all’estero, ormai parlo quattro lingue ed ho società con sede in Spagna ed Inghilterra: sarò un’inestimabile risorsa fidata, perché conterraneo, per supportare le loro promozioni e i relativi tour in Spagna ed in altri paesi d’Europa.
…con amore
Roberto Mantovani e malacopia
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