Va bene questa volta faccio ammenda. Non ci ero cascata con i gatti in bottiglia, né con gli avvisi tipo “sta arrivando un virus che ti raserà il computer in 25 nanosecondi”, non mi sono fatta fregare dal cucciolo di drago in formalina, né dall’appello “saltiamo tutti insieme e sposteremo il mondo” (che poi dove cavolo lo sposti?), me ne sono sbattuta dei lemmings che si suicidano in massa e giuro non ho controllato se avevo il sodio qualcosa nello shampoo.
Niente. Zero.
Più laica della UAAR, più insensibile di un impiegato delle poste all’ora di chiusura, più cinica di Gru dell’inizio di Despicable Me (il primo, una sequenza da oscar). Ridevo di fronte ai micini deformi e infamavo pesantemente il pirla di turno disperato per la sorte dei lemmings.
Poi è successo. Dev’essere forse la crisi che mi attira come una falena verso qualsiasi ipotesi di risparmio oppure mi sto semplicemente rimbambendo alla velocità della luce.
Fatto sta che a me quella candelina che, messa in uno stampo da plumcake e coperta da 2 vasi, diventava una fantastica stufa che poteva scaldare una stanza intera mi era sembrata un regalo di pre-Natale pazzesco. Una di quelle cose che cambiano il corso della vita sulla terra come la scoperta della penicillina o delle macchine a vapore.
Una candelina del cacchio avrebbe cambiato il mondo, signore e signori: la piccola fiammiferaia non sarebbe più spirata nelle braccia della nonna morta, si sarebbe messa il pigiama e sarebbe andata a letto nella sua stanzetta calda per merito della CANDELINA; pinocchio non si sarebbe carbonizzato i piedi, perché avrebbe avuto anche lui la sua CANDELINA, termica ma SICURA, e sono certa che anche al vecchio Scrooge sarebbe andata diversamente.
Stavo già facendo il conto dei costi delle candele e pensavo: TUTTI DEVONO SAPERLO!!!
E così l’ho fatto. L’ho pubblicata.
Ho pubblicato una stronzata senza paragoni.
Non vi racconto il seguito, ma sappiate che sto pensando di espatriare.
La mia unica speranza sono le lampadine fatte con le bottiglie dell’acqua. Pare funzionino. Se c’e’ il sole.
…risparmiosamente vostra
Marina Pagliuzza
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