Che nervi. Il vecchio Mark ci ha fregato tutti anche ‘stavolta. Stiamo tutti su FB non perché ci piace – figurati, chi io?!? ahahaha Che ridere! Stiamo tutti su FB perché ha una sua utilità intrinseca per tenere i contatti con:
– vecchi compagni di scuola – che poi dico, se non ci vediamo da ventanni, un motivo ci sarà. Ad esempio, che non me ne frega una fava di come sei invecchiato.
– amici lontani – che poi dico, se non ci si sente per telefono un motivo ci sarà. Ad esempio che facciamo tutti una vita del cacchio senza tempo per le chiacchiere oltreoceano.
– amici degli amici – che poi dico, magari dal vivo sono delle pippe tremende (magari no).
– colleghi, clienti, fornitori con cui tenti di mantenere una facciata friendly – che poi dico, passa tutto appena ti fottono un cliente o non ti pagano una fattura.
– nipoti, figli, cuginetti etc… – che poi dico, se stanno “amici” con te su FB probabilmente hanno 28 profili fake su cui, al contrario di quello che scrivono sul profilo che vedete voi, raccontano (lì sì!) quante paste si calano e chi si fanno il sabato sera.
Altro? Aggiungete pure.
Ad ogni modo, sono 10 anni che stiamo tutti dentro il giochino di Mark…
E adesso ognuno di noi ha il suo VI-DE-I-NO.
Un solo algoritmo, un milione di miliardi di videini e un milione di miliardi di regalini fatti a tutti gli utenti (tutti eh, anche gli scettici blu). Così adesso, da qualche giorno e per un sacco di tempo, un sacco di gente finisce e finirà per pubblicare e condividere il proprio videino che contiene una musichetta tra il commovente e l’eroico e la TUA STORIA su FB.
Vedrete che piano piano nessuno resisterà alla tentazione di condividere quel videino dove TU, anche tu che dici che ci sei per caso su FB, risulti il protagonista. Ora, a parte quelli che in si troveranno le foto del matrimonio nel frattempo fallito, del fidanzato vecchio e non quelle del fidanzato nuovo (che imbarazzo!), del cane che intanto è scappato, della nonna defunta, della macchina poi incidentata, e via così, ecco, a pate quelli, stiamo tutti cadendo nella rete dell’autocompiacimento.
Anch’io, eh. L’ho visto e mi sono autocommossa, giuro. Una vergogna orrenda.
E laggiù, in fondo alla ragnatela, ci tocca anche fare chapeau al vecchio Mark. Che nervi.
… autocommossamente vostra
Marina Pagliuzza
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