Una delle cose che mi piaceva fare da bambina era quella di spulciare la raccolta di dischi in vinile di mio padre. Fra quei dischi ho incontrato l’opera lirica, la musica sinfonica, ma anche cantanti della sua generazione, tra cui il suo preferito: Lucio Battisti. Proprio l’album di Battisti, Il mio canto libero, attirò un giorno la mia attenzione: la copertina era rigida e si apriva a portafoglio, con l’immagine di tutte quelle mani alzate verso il cielo… E sotto, una dedica scritta a penna: “Alla mia Valentina, con amore, Mimmo”.
“Mimmo, papà! E adesso chi è ‘sta Valentina??”. Per un po’ di tempo rimasi con il dubbio e l’angoscia che mio padre avesse conservato il ricordo di una sua scappatella giovanile! Orrore e sdegno (eh sì, mi indignavo fin da piccola)! Poi a quindici anni, quando la festa di San Valentino investì (e rincoglionì) anche me di cuori rossi e del blu-argento dei Baci Perugina, capii: la Valentina era mia madre! Perché (ora lo so!) durante il giorno di San Valentino tutti gli innamorati si spogliano del loro nome terreno e si elevano a Valentini e Valentine.
Oggi, San Valentino, 14 febbraio… Febbraio è il mese della preparazione al rinnovamento e già si colgono i primi segni del risveglio della natura (e degli ormoni non ne parliamo proprio!). Il nome del mese viene dal verbo latino februare, e cioè purificare, e fa riferimento ai riti che nell’antica Roma si svolgevano proprio in questo periodo: i Lupercalia. Si, lo so, il nome potrebbe sembrare quello di un rock band in gara ad XFactor, ma all’epoca dei romani erano delle feste. Feste, poi… Che dico io: riti caotici in cui dei giovani maschi seminudi e spalmati di grasso, con maschere raffiguranti lupi e caproni, correvano a piedi per il colle Palatino flagellando con strisce di pelle, ottenute dagli animali sacrificati, le donne che incontravano, me le chiami feste?! E le donne erano pure ben contente di essere flagellate, perché la cosa assicurava loro la fecondità. Sarà… Forse era una scusa per giustificare una notte di passione, visto che magari nel resto dell’anno non battevano chiodo!
Tuttavia, nel 496 dC. cessò la pacchia: la Chiesa istituì il 14 febbraio la commemorazione del Santo Valentino da Terni, morto dopo un martirio culminato con una decapitazione notturna. E io che speravo che almeno questo santo fosse morto in maniera meno raccapricciante, magari trafitto dalle frecce a cuoricino di Eros, l’amichetto di Pollon! E invece no. Comunque, San Valentino viene invocato come protettore degli amanti e degli epilettici. E non stupitevi dell’associazione, io la trovo davvero esilarante!
Ora, io vorrei innanzitutto restituire il 14 febbraio alla legittima proprietaria: la povera Santa Febronia era la titolare della data e se l’era guadagnata con non poco dolore (ma non dirmi…)! In primo luogo aveva un nome certamente più azzeccato per quel mese e poi pure lei era stata decapitata. La sua festa venne traslata al 25 giugno. Un’ingiustizia. Subito raccolta di firme su Fb, segue pvt msg collettivo!
Tornando al nostro Vescovo martire Valentino da Terni, pare si sia guadagnato i galloni di difensore dell’amor cortese offrendo una rosa rossa a due giovani innamorati in urto fra loro ,che dopo le parole del Santo si sarebbero riconciliati con tanto di svolazzamento di coppie di piccioni impegnati in tenere effusioni. E da qui il termine piccioncini. In proposito, non so voi, ma ogni mattina mi assale un’irrefrenabile voglia di bestemmia contro i piccioni che depositano le loro effusioni nei mie vasi sul balcone!
Dunque tutti, tranne i singles, che già il 13 approntano bambole Voodoo, tutti, dicevo, preparano dolcini cioccolatosi a forma di cuore, cercano le citazioni più significative (e stucchevoli) sull’amore, spendono patrimoni in rose rosse (ma solo prima di sposarsi), dedicano le canzoni più romantiche che colpiscano l’animo dell’innamorato per convincerlo a resistere al loro fianco almeno fino al successivo San Valentino.
Io, lo sapete, sono una ragazza degli anni ’90 e quindi devo confessarvi che i brani che mi legano a san Valentino sono quelli che mi hanno incatenato al mio (attuale, non si sa mai…) marito: TVUMBD di Elio e Le Storie Tese, First Circle di Pat Methiny, Mangio Amore dei Ridillo e… e il Requiem di Mozart! Strano, dite?! Beh, insomma, io sono stata fidanzata dieci anni prima di convolare a nozze e non è che tutti i 14 febbraio siano stati una Marcia Alla Turca! E comunque il Requiem di Mozart rimane un gioiello che rimane prima durante e dopo un matrimonio. Ecco.
Qualche curiosità. Per San Valentino sono state istituite altre celebrazioni, più recenti ma, in qualche modo, legate alla festa degli innamorati.Il 14 febbraio si celebrano anche:
– la Giornata Contro il Furto dei Cuccioli. Guest star: Crudelia Demon (naturalmente scherzo!).
– il Giorno della Ruota Panoramica di Londra: si può festeggiare San Valentino con trenta minuti di giro panoramico di coppia in cabina privata, champagne, rose rosse e cioccolatini. Durata: 30 minuti. Costo: 400 euro. E a quel prezzo ti passano anche le vertigini…
– il National Cream-Filled Chocolates Day, per celebrare i cioccolatini ripieni di crema, gettonatissimo regalo da innamorati. “La vita è come una scatola di cioccolatini” diceva la nonna di Forrest Gump.
– l’International Flower Workers Day, che ci rimanda a un argomento più serio giacché molti dei fiori che si regalano a San Valentino sono d’importazione, coltivati e raccolti spesso in paesi che sfruttano il lavoro minorile.
In conclusione, oggi, San Valentino, 14 febbraio, diabetizzatevi di cioccolatini, dissanguatevi di regali, svenite di stucchevoli frasi d’amore, choccatevi di rosa ma ricordate: All You Need Is Love / pàppàràràrààà…
Ida Matarese
…for malacopia
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