Volume è ispirato al testo teatrale “Parole, silenzio, dolore” di Roberto Roversi.
Il corto è la storia di una lite furibonda tra il pittore Giorgio Morandi e il critico Francesco Arcangeli, lite che ha segnato le vite di entrambi; in particolare, si narra che Arcangeli cadde in seguito in una forte depressione dalla quale non si riprese più. Anche se di un conflitto si tratta, uno scontro di questo tipo genera comunque nuove energie, che sono perfetta rappresentazione di un tema universale e sempre attuale, cioè il confronto tra arte e critica, tra l’opera e la sua interpretazione.
Questa vicenda, capitata più di quaranta anni fa, è “il pretesto” per raccontare di un’epoca e della vita in una città, Bologna, che oggi appare molto lontana, in cui artisti, intellettuali, studenti e pubblico si incontravano (e scontravano, a volte) in un clima di grande vitalità culturale. Oggi pare raro che possa verificarsi un evento del genere, soprattutto che diventi noto al punto da diventare argomento di cui si parla nelle piazze e nei luoghi d’incontro cittadino, quasi come un contemporaneo “gossip”, ma dal contenuto molto diverso. Ci piaceva l’idea di ricordare quell’epoca, ma senza fare una critica sulla situazione attuale, e senza troppa nostalgia: questo ci è sembrato quindi l’episodio perfetto.