Essere piuttosto un pezzo di giada che un’intera tegola di argilla
Gao Yang
Hong Kong, maggio 2013. Pioggia battente e caldo asfissiante. Sono ferma a un incrocio immerso tra grattacieli troppo grigi e giardini troppo poco verdi, con dei bonsai che osano prosperare altissimi, quando sul mio balcone, a malapena, durano un paio di mesi. Attendo il segnale per attraversare la strada, bagnata come solo un italiana non abituata alle piogge tropicali, improvvise e abbondanti, sa essere. Improvvisamente mi accorgo che piove meno: al mio fianco un’anziana donna cinese mi ripara con il proprio ombrello. Sul suo polso il tradizionale bracciale di giada che, di riflesso, illumina il suo sguardo. Mi sorride pudicamente, quasi vergognandosi dell’invadenza, io ricambio con gratitudine. Cerchiamo di scambiare qualche parola in inglese, mi spiega dove sia la stazione della metro più vicina, dove mi accompagna, e cerca di sapere com’è il “mondo dall’altra parte del mondo” e io le rispondo che la Bellezza vive ancora in Italia. Arrivate a destinazione, mi sorride ancora e mi regala l’ombrello: dice che a me serve, perché lei è a casa, mentre io sono in giro per il mondo senza un’adeguata protezione.
Non so chi sia quella donna e non lo saprò mai, ma so che la regalità può incarnarsi nella realtà minuta di un’anziana sconosciuta, che ti protegge dalla pioggia a novemila chilometri da casa tua.
Questa rubrica è dedicata a lei, alla sua corona che è diventata il mio ombrello, e a tutte quelle sensibilità femminili, non necessariamente “femmine”, che continuano a muovere il mondo rendendolo, al netto di ogni banalità, davvero un posto migliore.
Donne con i tacchi a spillo, ma anche con le ballerine e, se necessario, pure in pantofole. E, in fin dei conti, perché non con un paio di mocassini maschili.
Un nuovo punto di vista per celebrare, narrandole, le storie di chi sa tenere dritta la schiena affinché non cada la propria corona, di chi ha saputo inventarsi e reinventarsi con coraggio spudorato, tenace dedizione e sorridente sfacciataggine.
Al mio polso sinistro, sotto il mio bracciale di giada, una scritta: Post Fata Resurgo.
Io, ancora oggi, sono solita uscire senza ombrello, ma novemila chilometri fa ho iniziato a proteggermi, sempre e comunque.
QUEENS! Be Royal, Be Real: perché Regine si nasce, ma le migliori decidono di diventarlo.
Martina Del Castello per malacopia
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