“Bologna, la città che ha inventato l’amore”
Frase decisamente impegnativa questa, coniata dal Centro di Poesia Contemporanea per pubblicizzare l’evento di sabato 20 ottobre 2012. Ma se Bologna forse -e diciamo forse– non ha propriamente inventato l’amore, di certo ha avuto, con la nascita de “lo Dolce Stilnovo”, un ruolo importante nella storia della poesia occidentale. E sabato scorso questo rinato amore, che ha sì profonde radici, ci ha fatto vedere anche qualche ottimo frutto.
Prima di tutto il reading organizzato in piazza Maggiore da i ComPari, ovvero un gruppo di giovani poeti nato nelle acque agitate del nostro ateneo già due anni or sono: è dall’ottobre del 2010 che il gruppo ComPari organizza letture pubbliche ed incontri sulla poesia contemporanea. Questa -in piazza del Nettuno e con il megafono!- è stata una bellissima incursione della poesia e del suo potere civile ed immaginifico tra i volti straniati dei frequentatori del centrocittà. Vi assicuriamo che questi ragazzi non hanno paura di niente e che li rivedremo presto da qualche parte a “portare un cambiamento concreto nella realtà culturale bolognese”.
Come si diceva, la giornata ha visto scendere in strada in prima persona il Centro di Poesia Contemporanea di Bologna, con un concorso per l’elezione della “migliore” poesia d’amore. La prima parte delle letture è avvenuta presso le Librerie Coop Ambasciatori di via degli Orefici, mentre la parte finale e la premiazione hanno avuto luogo a Corte Isolani, con la partecipazione del sindaco Merola. Ci dispiace non essere rimasti fino all’ultimo per ascoltare una eccellente poetessa come Francesca Serragnoli, ma siamo sicuri che questa città ci darà tante altre occasioni per ascoltare lei e gli altri numerosi poeti che la abitano.
Il terzo evento della giornata si è svolto, invece, alla Libreria delle Moline e faceva parte del progetto nazionale di aggregazione letteraria denominato Letteratura Necessaria. Nella cornice di una delle storiche librerie bolognesi è andato in scena un curioso “baratto”, ovvero un reading ove i poeti leggevano e/o interpretavano sia poesie di autori cosiddetti classici, sia poesie degli altri autori presenti in uno scambio vivo e potente. Organizzato da Enzo Campi abbiamo sentito, tra le altre, letture da Eliot, Plath, Brecht, oltre a quelle degli autori presenti Dughero, Campi, De Marchi, Carletti, Valecchi, Del Moro, Roversi, Galbucci, Gaglione ed Enzo Campi stesso. E’ stato un reading emozionante e potente, speriamo davvero se ne possano vedere presto altri.
Alessandro Brusa
…for malacopia
Grazie 🙂
Non c’è di che, caro lettore! 🙂