Abbiamo intervistato l’artista Genesio Pistidda, che inaugura domani 7 giugno la Mostra di scultura e videoarte allo Spazio Biosfera di Padova.
Marco: Partiamo dal titolo della mostra: ‘Senza parole’. Nel senso che hai perso le parole, parafrasando una famosa canzone di Ligabue, oppure…?
Genesio: Buona questa! Non ci avevo pensato… Il titolo “Senza Parole” deriva dai miei due lavori che sto esponendo, “Senza”: l’installazione scultorea delle sagome di plastica verdi, “Parole”: il video che ho realizzato col il contributo di poetesse e scrittrici sarde, per parlare del mondo delle donne ed i loro problemi.
M.: Dunque le parole ci sono, recitate da voci femminili nelle video istallazioni. Il tema è la violenza sulla donna o, meglio, il tema della violenza sulle donne da parte degli uomini, che non esaurisce forse la complessità della tematica ma ne costituisce certamente l’aspetto più comune e più evidente.
G.: Si, proprio così. Luana Farina, Savina Dolores Massa, Rita Bonomo recitano, e il video è fatto di immagini in sospensione, talvolta sereno, talvolta pensoso ma in forte contrasto col il loro recitato, profondamente intimista.
M.: Un artista uomo sul tema della violenza sulle donne. Qual è stato l’approccio artistico che hai scelto?
G.: Il mio ruolo è di ascolto, di percezione e assorbimento sociale.
M.: Scarpe, scarpe verdi. Ma non piedi. Un cammino interrotto?
G.: Sagome di donne, non piedi, ma misure, di colore verde inteso come vita e non rosse di sangue; hanno perso tutto ma non la loro voglia di lottare.
M.: Ti sei sentito libero da condizionamenti e costruzioni di qualunque genere nel rapportarti con una tematica così delicata?
G.: Sono stato condizionato dalla tematica femminile già nel 2007 quando una mia amica ha perso il suo bambino. Il suo carattere scontroso e il suo cambiamento di umore mi ha sconvolto ed ho cercato il senso a tutto ciò. E sto indagando il senso della “perdita” nel mondo femminile. Da lì, ho creato le sculture delle “Madri del Vento”, le foto di “Madre” e l’installazione di “Senza” e il video di “Parole”.
M.: Ho letto che la mostra si prefigge espressamente un fine didattico. A chi si rivolge dunque? Che tipo di visitatori/spettatori tu ti aspetti?
G.: Ai giovani e agli adulti.
M.: L’arte può essere anche denuncia ma rimane arte. Quali sono le pulsioni profonde che ti hanno mosso nella realizzazione dell’opera?
Arte è Arte e tutto può essere indagato.
M.: Una domanda che ci sta molto a cuore: prima di realizzare le tue opere, fai la malacopia? Che rapporto hai con la malacopia?
G.: Nessuna malacopia, le mie opere sono tutti sogni inconsci. Infatti, alcuni periodi soffro d’insonnia perciò sono tutte affinate dopo un lavoro di 22 anni di attività artistica.
Grazie e… Come si dice in questi casi? Buona mostra? 🙂
Genesio Pistidda e Marco Melluso per malacopia
Mostra di scultura e videoarte
testo critico a cura di Mariolina Cosseddu
Senza – istallazione scultorea di Genesio Pistidda
Parole – video di Genesio Pistidda
interpreti e scritti di: Luana Farina, Savina Dolores Massa, Rita Bonomo, montaggio audio e video di Giovanni Soletta.
7-8 giugno 2014 Spazio Biosfera via San Martino e Solferino 5/7, 35122 Padova
Scrivi un commento