Finiti sono i tempi i cui George Clooney bussava alle porte degli appartamenti con alle spalle casse di Martini, pronunciando la formula magica: “No Martini, No Party”!
Il motto di questi tempi pare sia diventato “No Finger, No party”.
Già, perchè il Finger Food sembra essere la nuova frontiera del cibo, senza il quale un evento pubblico o privato non può dirsi di tendenza, ovvero trendy&chic.
A voi potrà anche sembrare una cosa semplice assemblare qualcosa di più evoluto di un canapè per offrirlo come Finger Food, ma dovete sapere che un comitato scientifico composto da importanti chef ed esperti in tecnologie alimentari hanno escogitato delle linee guida per disciplinare e distinguere ciò che è davvero Finger Food da ciò che non lo è!
Letteralmente l’espressione vuol dire “cibo da mangiare con le mani”. Tuttavia, la pizza margherita piegata a portafoglio e mangiata con le mani non rientra nella categoria!
Anche ai tempi degli antichi romani si banchettava mangiando con le mani, stando coricati nei triclinia, così da poter gustare una maggiore quantità di vivande rispetto allo star seduti, e schiacciare pure un pisolino tra una portata e l’altra… E, pensandoci bene, questa abitudine non si è ancora estinta in qualche parte del nostro Bel Paese!
Ad ogni modo, tornando ai giorni nostri, sembra che l’espressione Finger food sia stata coniata dall’attrice Joan Collins che tra una soap e l’altra, e un marito e l’altro, abbia chiesto di servire a un party piccoli bocconcini da gustare prendendoli con due dita per non sbavare il rossetto!
Le regole da seguire sono precise e l’elaborato finale deve soddisfare non solo il palato, ma deve rivelarsi un’esperienza sensoriale completa: tattile, visiva e olfattiva, da consumare in un sol boccone afferrato con le dita di una sola mano, oppure con attrezzature apposite e minute.
Se i sette nani lo avessero saputo, avrebbero organizzato tanti di quei finger parties nella loro casetta nel bosco, perché già in possesso di piattini, posatine e bicchierini!
Un’altra cosa che vi stupirà è il lunghissimo elenco di ingredienti impiegati per confezionare questi gioiellini culinari. Per realizzare quel quadratino di cibo policromatico tagliato perfettamente 4 cm per lato occorrono dai dieci a quindici ingredienti e a volte la preparazione va iniziata un giorno prima!
Insomma, niente è quel che sembra. Come recita il vecchio adagio, le piccole dimensioni possono nascondere un enorme potenziale, e a volte le grandi dimensioni non corrispondono alle aspettative che rievocano!
Ma questa è un’altra storia…. Buon Finger Food a tutti!!
Ida Matarese per malacopia
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