Esperimento: scegliete a caso un campione di 100 Uomo e chiedete loro il significato dell’arte. Statisticamente otterrete più di 110 risposte, molte delle quali assimilabili a un momento di sbandamento o uno sguardo puntato nel vuoto. Nella sua breve storia, alcuni Uomo hanno prodotto oggetti e suoni che rappresentavano il loro modo di analizzare la realtà attraverso lo sguardo, il tatto, l’udito. Nel periodo delle caverne queste fotografie raffiguravano la caccia e le scene rappresentavano un quotidiano ricco di opportunità.
Cambiando epoca, si è passati da canoni classici attinenti a bellezza, fede, cibo, amore a canoni contemporanei che ancora non ci sono chiari.
L’arte contemporanea è infatti disquisita con toni molto polemici. Visitando certi luoghi di accumulo d’arte (musei o gallerie) potreste imbattervi in alcuni Uomo che tessono lodi di oggetti incomprensibili a volte perfino a chi li ha creati e che altri Uomo considerano insulti all’intelligenza, terrestre e non.
Lasciamo al vostro gusto personale la scelta, invitandovi a godervi la creatività locale senza farvi troppe domande.
Tenete però presente che la visione dell’arte che percepirete dai locali sarà influenzata dall’area dove siete sbarcati. Gli abitanti di Terra tendono ad analizzare l’arte in funzione di parametri geografici.
Per farvi un esempio, nella tribù-nazione chiamata Italia si dice che siano concentrati la maggior parte dei beni artistici. Questo corrisponde al vero nella misura in cui è la cosiddetta civiltà occidentale, che fonda molti dei suoi canoni estetici proprio sulla cultura italiana, a redigere l’elenco dei beni artistici. Se atterraste nel cuore del deserto della tribù-nazione Australia o nella grande foresta sudamericana, probabilmente i locali non saprebbero nemmeno collocarvi Italia sulla mappa del globo. In compenso inizierebbero ad elencare nel bello altri oggetti adeguati ai loro canoni estetici.
Un dettaglio non poco rilevante è che nel rispetto del territorio che li circonda gli abitanti del deserto o della foresta hanno il massimo rispetto del loro ambiente in quanto coscienti del legame tra loro stessi, la terra che li ospita e il lavoro ci chi li ha preceduti. Rimanendo nel paragone con Italia, non ci sono chiare le stesse relazioni di rispetto nonostante la effettiva ricchezza di opere considerate d’arte presenti nella tribù nazione. Il dato di fatto che sia abitata molto più densamente non significa purtroppo che le opere siano molto più rispettate.
…Grüezi a voi!
Stefano Paolo Giussani per malacopia
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