Su Terra il concetto di viaggio non è assimilabile a quello dei trasferimenti spazio-tempo a cui siete abituati se siete viaggiatori intergalattici assidui. Con le nostre navi a propulsione superluce, il tempo di percorrenza tra due punti alla distanza massima sul pianeta non supera mai una frazione avvertibile dal vostro cervello.
Ai terrestri, tuttavia, piace pensare che spostarsi da una parte all’altra del proprio pianeta sia un grande viaggio. Questo dipende fondamentalmente dal loro limitato senso della distanza.
L’unità di misura adottata da Uomo è il chilometro e la circonferenza di Terra è 40.000 chilometri. Significa praticamente che due punti sulla superficie non possono distare più 20.000 chilometri terrestri, percorribili in una frazione di secondo alla velocità della luce ma in molte ore dai primitivi mezzi di Uomo.
Qui serve fare due importanti precisazioni legate al senso della distanza di Uomo:
- a lui importa poco o nulla del viaggio;
-
lui non si interessa se in un punto del pianeta succede qualcosa quando lui si trova da un’altra parte.
Dall’assiduità con cui ci si dedica, a Uomo piace però pensare che viaggiare sia bello. Non importa se ci si sposta una volta ogni tanto e tutti insieme, l’importante è dire che si è stati “in vacanza”. Analizzando il termine, significa che Uomo è vacante, cioè se è “in vacanza” significa che manca da qualche altra parte. Per compensare il senso della mancanza, Uomo tende a spostarsi in massa così che, nei luoghi in cui si è spostato, ritrova gli altri Uomo che è abituato a vedere quando non è “in vacanza”. State probabilmente domandandovi che necessità c’è di arrivare in un posto per ritrovare tutti quelli che c’erano già nel posto di partenza. Anche noi.
È abitudine terrestre concentrarsi più sulla distanza e sulla meta che non sul viaggio, dimenticando che la ricchezza dei luoghi attraversati è di per sé una grande attrazione, rarissima in tutto il resto dell’universo conosciuto. Molti nostri tecnici programmatori di viaggi intergalattici si domandano cosa succederebbe se la comunità di Uomo fosse messa a conoscenza che i viaggi su Terra sono quelli più ambiti dai nostri clienti disposti ad arrivare lì anche attraversando tutto l’universo mappato grazie al nostro comodo network stellare.
Come dicevamo, il senso della distanza di Uomo è sfalsato dalla sua tecnologia primitiva di cui però va molto orgoglioso. Scegliendo due punti A e B sul suo pianeta, Uomo è rassicurato che se accumula rifiuti tossici nel punto A mentre lui è nel punto B, non ci saranno conseguenze per lui se il punto A è almeno ad un’ora di viaggio umano dal punto B. Il suo concetto di “lontano” è solo rapportato alla circonferenza terrestre ma non tiene minimamente conto che, su scala universale, un sistema di distanze come quello di Terra è piccolissimo e gli ambienti che ci si trovano sono estremamente connessi.
Vi trasmettiamo questa notizia per avvisarvi che potrebbe capitarvi di visitare un posto coinvolgente per la sua bellezza e incontaminazione mentre il vostro transponder stellare vi segnala a pochi secondiluce di distanza una cava di estrazione altamente nociva. Vi invitiamo ad utilizzare un vostro analizzatore portatile per scoprire quanto aria, acqua e suolo possono essere contaminati. Diffidate dei dati raccolti da Uomo, sono quasi sicuramente contraffatti.
Ricordiamo ancora quando su Terra ci furono problemi di inquinamento con l’acqua e la soluzione non fu correggere la contaminazione ma innalzare le soglie di tolleranza.
…Grüezi a voi!
Stefano Paolo Giussani per malacopia
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