Bentornati a #topdeltop, la classifica ufficiale di Malacopia a impatto zero che non fa aumentare i livelli di PM10 nelle vostre città.
Le vacanze sono ufficialmente finite, c’è chi torna a lavorare (come farò io) e chi ritorna a mettere la testa sui libri (come dovrei fare io). E come promesso, continuiamo la nostra poco edificante discussione a tema natalizio con le risposte che avete dato durante tutto il periodo festivo e che possiamo riassumere nella
CLASSIFICA DEI REGALI MENO GRADITI DA VOI MALACOPIERS
(e intanto i diritti per “malacopiers” non arrivano…)
Con il benestare di #babbonissimome, possiamo cominciare!
** Re indiscussi dei regali discutibili sono tutti quegli oggetti che possiamo riassumere nella categoria “regali qualunque”. Dicasi “regali qualunque” quei… quei… COSI che la vecchia zia / parente / amico di amico vi fa trovare sotto l’albero e vi fa scatenare quegli spasmi incontrollati che prendono il nome di “sorriso di circostanza”.
Il vantaggio dei “regali qualunque” è che aiutano a stimolare la creatività, dovendo inventare 1001 modi per riciclarli, magari alla stessa persona anni dopo.
Grado di sgradevolezza natalizia: questo mi fa pensare che mi odi, eh zia?
** Come vi avevo anticipato nella parte precedente, c’è un tipo di regali che fa da contrappeso ai meravigliosi oggetti di arredamento che voi amate: le SUPPELLETTILI. Già il nome fa rabbrividire, ma mai quanto ritrovarsi dentro il pacchetto scartato con vigore ed entusiasmo un oggetto tipo “Torre Eiffel in simil-vinile ricoperto di brillantini”, con tanti auguri dalla bis-zia Fedora. Qui il livello di riciclabilità è molto basso, anche perché questi regali sono spesso brutti per voi ma brutti anche per il povero malcapitato a cui decidete di sbolognare il vostro meraviglioso dono. A meno che non abbiate amici amanti del kitsch.
Grado di sgradevolezza natalizia: zia, la prossima volta la bustina con i soldi, eh…
** Restando in tema di antichità (grazie, zia), ho constatato che il genere di regali che proprio non vi piacciono sono quelli che rientrano nella categoria “cose vecchie”. E non parlo di oggetti vintage, quelli che “cazzarolissima, ora che sta tornando di moda io l’ho buttato” e siete quasi costretti a ricomprarlo spendendo un occhio della testa, nono, parlo proprio di oggetti recuperati non-so-dove, provenienti dagli oscuri meandri degli anni ottanta e fuori moda già nel 1983. Ne ho letto di ogni, e non so perché ma mi sto chiedendo se non abbiate fatto qualcosa di male ai vostri parenti.
Grado di sgradevolezza natalizia: giuro che l’anno prossimo faccio da bravo, zia…
** E infine ci siamo noi, quelli che pensano di non aver ricevuto nessun regalo brutto. Le cose sono tre: o abbiamo parenti e amici che ascoltano i nostri pensieri regal-natalosi e ci fanno doni utili, o siamo troppo buoni e non vogliamo offendere nessuno, oppure abbiamo il gusto dell’orrido e ci piace qualsiasi oggetto anche solo vagamente brutto! Devo decidere in quale delle tre categorie rientrare, voi fatemelo sapere usando i commenti o l’hashtag #topdeltop, che è meglio!
È tutto per la classifica più orrendevole (si può dire orrendevole?) dell’anno (che poi è anche la prima).
Di cosa parleremo la prossima volta? NON LO SO ANCORA, ma un’idea ce l’ho e sarà nazionalpopolare (dai, vi ho dato un indizio enorme). Vedremo cosa ne penserà il megadirettore intergalattico™, che fino ad ora non era stato ancora nominato e che ancora deve invitarmi nel suo bagno nuovo da 100mq con piscina centrale, sì, quella della prima parte di questa classifica.
Un saluto dalla vostra soubrette preferita e l’augurio di un 2016 al top! TOPDELTOP! TOP! TOPDELTOP!
Andrea Ledda per malacopia
(nessuna zia Fedora è stata maltrattata durante la stesura di questo articolo)
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