Benvenuti a una nuova puntata di #topdeltop, la classifica che la prestiGGiòsa rivista culturale For Men Magazine ha definito “il modo migliore per perdere peso velocemente”. Potete immaginare come…
Quando il direttoremegagalattico™ di Malacopia (che salutiamo) ha scelto il tema per questo mese di Ottobre, ho pensato subito di depennarlo dalla lista degli amici. Poi mi sono fatto coraggio e armato della mia pluripremiata capacità di banalizzare l’ovvio ho pensato: “E se mi concentrassi sugli sguardi del cinema? Naaa, figurati, l’avrà fatto chiunque”. E invece, frugando su Internet, ho scoperto che una classifica del genere NON ESISTE.
Perciò, ecco a voi la mia come sempre infallibile
CLASSIFICA DEI CINQUE PIÙ FAMOSI E BEGLI SGUARDI DELLA STORIA DEL CINEMA.
La diva di Hollywood più apprezzata e osannata della storia non doveva la sua fortuna solo all’innata bravura recitativa, ma anche al suo particolarissimo colore degli occhi, un colore che tendeva al viola lavanda. A questa particolarità vanno ad aggiungersi delle sopracciaglia folte e spesse e un’altra caratteristica che in pochi sapevano lei possedesse: due file di ciglia. Questo è dovuto a una mutazione genetica assai rara, la distichiasi, che però può portare a scompensi al sistema linfatico e problemi cardiaci. Ma la Liz ha tenuto botta fino a 79 anni, regalandoci uno dei più begli sguardi del cinema di sempre.
Posizione numero 4 per PAUL NEWMAN
Lo spaccone del cinema (ma solo sul set, nella vita privata fu tutt’altro che ribelle) nei suoi 83 anni di vita e oltre 50 di carriera ci ha regalato interpretazioni magistrali in film come “La gatta sul tetto che scotta” (con la Liz di cui sopra!), “La stangata”, “Il colore dei soldi” e il più recente “Era mio padre”. Ma ciò che lo ha reso così famoso, oltre a un fascino indubbio, erano i suoi mitici occhi blu. Occhi che però hanno fatto capitolare solamente due donne: Jacqueline E. Witte, sposata nel 1949, e Joanne Woodward, che rimase al fianco dell’attore dal 1958 fino alla sua morte, avvenuta nel 2008.
3° gradino del podio per AUDREY HEPBURN
L’eleganza, la raffinatezza e la sofisticatezza racchiuse in un’unica persona, o meglio in un unico paio di occhi. Quelli di Audrey Hepburn. Il premio Oscar per “Vacanze Romane” è famosa, oltre che per la sua bravura sul set, soprattutto per il suo sguardo intrigante, e i suoi occhi color nocciola scuro hanno fatto girare la testa a moltissimi uomini, compresi alcuni tra gli attori più importanti di Hollywood. Se volete spiegare agli amici ancora ignari il significato di “sguardo da cerbiatta”, buttate le vostre foto di Belen e mostrate loro a esempio la Hepburn, vi assicuro che farete un figurone.
Sulla Piazza d’onore c’è GRACE KELLY
Non potevo esimermi dal non menzionare la grandissima attrice, l’icona di stile e Principessa di Monaco Grace Kelly, coniugata Grimaldi. Tralasciando la sua immensa carriera cinematografica, il suo sguardo è quanto di più bello ci possa essere: i lineamenti del volto perfetti fanno da cornice a un colore della pelle, dei capelli e degli occhi così chiari che la fanno praticamente sembrare una donna di ghiaccio. “Ghiaccio bollente”, così come aveva dichiarato in una delle tante interviste Alfred Hitchcock, e noi vogliamo dargli torto? Assolutamente NO!
E al primo posto abbiamo… Rullo di Tamburi… ANGELINA JOLIE!
A mio parere (neanche troppo modesto) è lei la proprietaria dello sguardo più bello del cinema. Aldilà del suo viso squadrato ma armonioso, dei suoi zigomi alti, di un bellissimo colore della pelle e della bocca carnosa, quello che colpisce del volto della signora Pitt sono gli occhi, un pochino distanti ma assolutamente regolari e con quella leggera curvatura verso l’alto che le danno dei tratti tipicamente asiatici. Secondo me non riuscireste a fissarla negli occhi senza perdervi. Vincitrice assoluta.
È tutto per questo mese, ma se ci tenete a farmi sapere quali sono i vostri sguardi preferiti, i commenti, Facebook e l’hashtag #topdeltop sono a vostra disposizione. La mia squadra di scimmiette altamente addestrate selezioneranno per me i commenti migliori.
Alla prossima puntata e… OCCHIO! (oddio, potevo concluderlo meglio questo post…).
Andrea Ledda per malacopia
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