Chiamatemi “cacciatore di perle”! Non sto mica scherzando eh?! D’ora in poi voglio che mi chiamiate “Il Cacciatore di Perle”. Perché le perle non si pescano solo nei mari tropicali, ma si cacciano molto bene anche nel sottobosco della massificazione culturale italiana, dove per sottobosco si intende quel vivace mondo sommerso che cresce nonostante l’invadenza di grandi arbusti ben pompati dal mercato delle major discografiche, come di certe case editrici.
E questa volta vi ho scovato qualcosa di davvero eccezionale: “Leitmotiv 13”.
“Leitmotiv 13” è un progetto musicale prodotto da Fuzz Studio cui partecipano tredici artisti tra loro indipendenti, ma accomunati dalla necessità e dal desiderio di abbandonarsi alla ricerca di musiche e testi che escano dalle scontate sonorità rintracciabili nei negozi di dischi e sulla maggior parte delle radio nazionali: “Leitmotiv 13” vuole rivelare “l’oltre”! Perché in esso convergono vari linguaggi espressivi, dal cantautorato alla sperimentazione poetica e performativa, dai suoni classici rivisitati e riproposti in chiave contemporanea, all’elettronica.
L’ascolto non è facile e non è immediato. Ma la particolarità delle architetture musicali così come della ricercatezza testuale è tale che anche un primo distratto ascolto sarà in grado di creare con voi un piccolo legame. Almeno così è successo a me: un primo distratto ascolto in macchina, in mezzo al traffico dell’asse attrezzato bloccato per colpa di una partita serale del Bologna f.c. e l’orecchio che tra un’auto e l’altra costantemente tornava alla musica, scoprendo ogni volta un particolare nuovo o un suono diverso. Ma non è solo il lato strettamente musicale che vi catturerà, perché in questo lavoro troviamo anche bellissime voci: magari non nel senso stretto del termine quanto nel senso più ampio in cui una musicalità si sposa con la ricerca poetica. È un disco questo che vi crescerà dentro, prendendosi piano piano sempre più spazio, rubando tempo inutile e sostituendolo con un piacere durevole.
Quindi il mio consiglio è di comprare questo bel disco e di abbandonarvi al suo ascolto, di abbandonarvi a quella volontaria sospensione dell’incredulità che vi permetterà di rimuovere il motivetto orecchiabile ascoltato in radio questa mattina per fare posto a questi suoni, a questa esperienza!
Alessandro Brusa
…for malacopia
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