“Mi raccomando, comportatevi da famiglia normale”.
La famiglia Addams – il musical, con Gepi Cucciari e Elio, dal 17 ottobre all’8 dicembre 2014 al Teatro della Luna – Milano.
C’è sempre molta trepidazione se una ragazza ed un ragazzo innamorati devono far incontrare le rispettive famiglie, magari per una cena. Se poi una delle due famiglie è quella Addams la trepidazione è raddoppiata e le risate sono assicurate.
Tutto esaurito, in questi giorni, a Milano al “Teatro della Luna” per un nuovo grande musical che sta divertendo gli spettatori di tutte le età: “La famiglia Addams”, versione italiana dell’omonimo show di Brodway.
Tanti sono i punti di forza di questo grande successo per la regia di Giorgio Gallione: innanzitutto, la simpatia che incute da sempre questo nucleo famigliare così dark (protagonista di film, telefilm, cartoni animati), dove il macabro e l’orrido non sono fonte di paura ma di risate.
Poi c’è l’intelligente traduzione del testo da parte di Stefano Benni, che lo attualizza con battute spiazzanti, adeguatissime ai suoi due azzeccati protagonisti principali: Elio (Gomez) e Geppi Cucciari (Morticia).
Intorno a Elio e Geppi, che si confermano entrambi artisti straordinari, generosi e dotati, anche se non soliti ad esperienze di musical, si muove un cast semplicemente sublime a partire da Pierpaolo Lopatriello (che già aveva commosso migliaia di spettatori con il suo struggente Geppetto in “Pinocchio”) che interpreta zio Fester e che incanta per la presenza scenica e la voce stupenda che arriva al cuore, in particolare quando canta la canzone all’amata luna.
Bravissime e dotate di una voce da brivido Clara Maselli, nel ruolo di Alice, e Giulia Odetto, nel ruolo di Mercoledì, così come perfettamente in parte Filippo Musenga nel ruolo di Lurch. Ottimi anche Andrea Spina e Paolo Avanzini, nei ruoli rispettivamente di Mal e Lucas, ed il trio di ragazzini che si alterna nel ruolo di Pugsley, il secondogenito degli Addams, il cui gioco preferito è farsi torturare dalla sorella.
Simpaticissima la figura di nonna Addams, interpretata da un grande Sergio Mancinelli. E poi un plauso sincero al perfetto corpo di ballo, che aanima la storia.
Le scenografie macabre, molto suggestive, curate da Guido Fiorato ed i costumi, magnifici, come piccole opere d’arte, disegnati dallo stilista Antonio Marras, completano un musical dove il canto, la danza e la prosa si fondono perfettamente, regalando due ore di sano divertimento.
E se è vero che il musical è teatro “leggero” non è vero che per questo sia superficiale.
Con occhi, orecchie e cuore attento arrivano tanti messaggi: a partire dal dilemma genitoriale sul come crescere i figli, su quali siano i canoni per definire una famiglia normale, e, soprattutto, sull’amore che, e non vuole essere una frase fatta, è davvero il motore che muove davvero la vita: amore fra genitori e figli, fra coppie, fra le persone e, perché no, anche fra i vivi e le persone che sono defunte.
Ma, lo sappiamo, per la famiglia Addams il concetto di morte è un po’ meno tragico che per noi “normali”. Parola di zombies!
…morto-vivamente vostro
Federico Benna per malacopia
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